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IL MONDO È LA MIA CASA

Un blog per chi vuole cambiare vita e Paese una volta, o due, o tre...Per animi nomadi e per chi cerca sempre un Altrove.
Nomadi. Viaggiatori. Espatriati.

27 set 2012

Capitola Village

Ieri a Capitola Village a prendere un pò di sole. Nice little village.




O'caffè

Si è italiani se il caffè dev'essere espresso. Sigh, Italianità quanto ci costi (14 dollari se non si vede bene...)


25 set 2012

..and shaking Santa...


Rockin' Santa!!!

now and then..

A tutti coloro che hanno il ballo di San Vito!!


"Questo è il male che mi porto da trent'anni addosso, fermo non so stare in nessun postooooo.."

Greyhound Crucero bus














Un modo molto economico per viaggiare negli Stati Uniti

Ho trovato per caso nel pc questa ricevuta e mi è venuto in mente che devo assolutamente consigliarvi di andare in giro in autobus negli States con Crucero, è una specie di sottomarca di Greyhound con prezzi superottimerrimi, in questo caso ho pagato 5 dollari per 142 miglia (circa 230km), autobus in ottime condizioni, come i normali autobus da turismo italiano, solo che qui negli States la normalità significa mediocrità..se non sono giganti, dorati con aria condizionata a ioni energizzati alla camomilla e petali di rosa allora sono autobus di serie B, ma noi ci accontentiamo ;)

Buon viaggio!
www.crucero-usa.com/

20 set 2012

Il terzo lavoro e altri animali

Multitasking all'americana e work from home


Ebbene da lunedì ho cominciato il training per il mio terzo lavoro.

Le cose non sono state facilissime, c'è Vassili, il bambino russo-tedesco-califoniano da portare alla scuola di Sunnyvale che ogni giorno vuole sapere aggiornamenti. Ormai il lavoro di Cupertino sarà due o massimo tre volte a settimana, ho avvisato ufficialmente proprio quando mi hanno chiesto di unirmi ad un altro progetto, il che mi avrebbe portato così tanti soldi come non ne ho mai visto e avrei potuto forse affogare la coscienza negli acquisti e nei piani di rinnovo casa e giardino!

E invece ho deciso di dar credito alla giovane start-up che offre un servizio che mi piace e voltare le spalle al gigante. Alla fine cerco di piegare la mia coscienza a brame di vario genere, ma non ci riesco mai completamente.

Il lavoro di San Diego resta di sottofondo, posso gestirlo con relativa libertà, quindi al momento, sebbene come prevedibile abbia dovuto fare delle rinuncie, anche se parziali, sembra che incredibilmente i tre pezzi del mosaico (4 con Vassili), abbiamo trovato un modo di incastrarsi.

Questo nuovo lavoro si svolge da casa. Training da casa e ufficio-casa. Fantastico. Non nascondo che questo è quello che mi ha convinto di più. Li ho apertamente avvisati che sono una persona incline agli spostamenti, e mi hanno detto che non ha la minima importanza per loro dove io sia. As long as you have internet.

Questo potrebbe cambiare la mia vita radicalmente. Non dovrei più ogni volta che decido di ricominciare farmela addosso temendo di morire di fame, di non avere i soldi per affittare una casa etc. etc. etc.

Se tutto procede bene, quando avr'o imparato bene il lavoro cercherò di trasferismi alla Hawaii, così vado già con un lavoro yeyyyyhh

Lavorare da casa, da questa casa, è bellissimo. Ho una finestra enorme che affaccia sul giardino e ci sono vari uccellini che osservo spesso, blu, viola, canarini. Che belli! E il procione certo..vabbeh ma ultimamente non si fa più vedere.

Oggi ho preparato la terra per l'orto, la giungla che era qui fuori si sta trasformando in un giardino! E` la prima volta che mi cimento in cose simili e non sapete come sono felice di vedere l'erbetta che sta spuntando! domattina vi metto le foto.

miii che emozioneee ;)

Santa Cruz vs. San Diego

Sempre di Santi si parla..

Quando non conoscevo minimamente gli Stati Uniti e non avevo la minima idea di dove andare dopo aver vinto la green card, scelsi San Diego.

San Diego ha il sole, San Diego ha il mare. Uno dei migliori climi degli Stati Uniti! Surf! Una città grande ma non troppo. Mi sembrava la scelta perfetta. Poi volevo stare vicino al Messico, che mi sembrava tanto più familiare e confortevole.

Eppure San Diego, la città di cui tutti parlano bene, non mi ha certo deluso! Però mi ha lasciato un pò perplessa. Un senso di vuoto direi, l'impossibilità di dire che non mi piace e al contempo l'impossibilit'a di dire che mi piace. Una sorta di limbo senza uscita.

Prima di partire ho contattato varie persone, ho letto blog, mi sono informata, e TUTTI erano incredibilmente entusiasti di San Diego. Non posso dire che l'entusiasmo non mi abbia contagiato!

Eppure eppure...

Prima vorrei elencarvi le cose belle e piacevoli di San Diego, perchè per me il bicchiere è sempre mezzo pieno! E se è vuoto è perchè ho già bevuto e non ho più sete, grazie ;)

Come già detto San Diego ha generalmente un buon clima, che sicuramente fa invidia a quasi tutto il resto degli Stati Uniti. E questo è un tema che mi è caro, poichè una delle cose che ho imparato nel mio peregrinare, è che si pò parlar tanto, di lavoro, stato sociale, politica etc e sono tutti argomenti legittimi e anche di più, ma alla base della piramide dei bisogni per me c'è il sole. La luce.

Nemmeno se avessi un lavoro meraviglioso, pagato 200dollari all'ora, nemmeno se avessi tutto quello che potrei desiderare, Io, me medesima di me stessa meco mi vergogno...non sarei mai felice in Inghilterra, in Germania, A New York e in tutte quelle centinaia e centinaia di città grigie, buie, tetre, piovose, oscure, ghiacciate.

Le ho provate, le ho anche amate. Ma non è lì la mia felicità. Io ho bisogno di luce, di calore e di mare.
Poi si può passo passo aggiungere mattonicini.

Sembrerà una banalità, eppure per me non lo è più, per me è un'idea di serenità che nessuna sicurezza economica o emotiva potrebbe mai darmi allo stesso modo. Fissando il mare, nella natura, al caldo, lo sguardo che contempla l'orizzonte trova la pace e il cervello si spegne e non cerca più giustificazioni, non fa considerazioni, non pensa al prima e al poi. This must be the place then...


Come ho raccontato nel primo post di questo blog, suggerisco a tutti di passare qualche giorno in questa città, ha dei luoghi incantevoli. Non mi era mai capitato ad esempio di vedere tre delfini saltare all'improvviso fuori dall'acqua vicino vicino alla riva! Liberi! Che meraviglia. Spiagge infinite e palme altissime.

In California poi si sta economicamente bene, si lavora senza essere umiliati o sfruttati, senza troppe ipocrisie, e si può vivere in una bella villetta, tranquilli con un piccolo giardino. Cose che in Italia magari ci sognavamo, il giardino? Forse se vai ad abitare in periferia?

Allora cosa c'è che non va?
Prima di tutto, la struttura stessa della città. È gigante, larghissima ma ripetitiva e noiosa, come se fosse un'enorme infinita periferia. È praticamente impossibile vivere senza macchina, a meno che non si viva a Downtown, o si lavori in casa..o non si lavori affatto! Oppure, come nel mio caso, bisogna adeguarsi ad ore ed ore sui mezzi pubblici per fare un percorso che in macchina sarebbe durato una ventina di minuti.

Poi le strade sono giganti, asfalto ovunque, Hwy a 6 corsie per senso di marcia che inglobano, tagliano, circondano la città. Non che in Italia non ci sia cemento ovunque..ma immaginatevi se le nostre autostrade fossero larghe il doppio e passassero tutto intorno alla città in maniera soffocante. Praticamente da ogni luogo in 3 minuti si può prendere l'autostrada, perchè l'autostrada è ovunque.

Poi ci sono le migliaia e migliaia di senza tetto. Mi rendo conto che ci sono cose di questo post che non riguardano solo San Diego nello specifico, ma molte città degli Stati Uniti, ma non posso che soffermarmi sull'esempio che conosco.

Onestamente non ho mai visto tanti senza tetto in vita mia. C'era una vecchietta che a avrà avuto 80 anni che la sera veniva a dormire vicino casa mia, tutta piegata su sè stessa. Mi veniva un colpo allo stomaco. Ci sono dei quartieri dove ce ne sono davvero centinaia e centinaia. Sembra uno di quei film futuristici e apocalittici, tipo Blade Runner, dove regna la miseria, la sporcizia e la follia (non avere nessuna speranza credo che porti inevitabilmente alla follia se non a peggio).

Ora, molta gente qui negli States dice che se la sono cercata, o che non è giusto che questa gente abbia una casa e venga manenuta con i soldi dei cittadini che lavorano. Non voglio fare nessun commento a tutto ciò, ho avuto modo di constatare cosa significhi "differenze culturali", parlando di argomenti come questo, il mondo militare e la libertà di portare armi. Come con il catalano per i catalani, ho capito che ci sono cose che non potrò mai capire, anche se studio la storia, anche se vivo in un luogo, anche se cerco di parlarne. Ognuno è fatto della cultura che ha respirato, e non ne esite una più giusta di un'altra e non tutto in verità si può capire, siamo limitati dalla nostra storia.

Però non posso che domandarmi...se siamo essere umani, e abbiamo una sola vita, come può definirsi riuscita una società o un mondo che ha tanti dei suoi esseri che soffrono direttamente o indirettamente per il sistema in cui vivono? Mi pare evidente che qualcosa non va. Che forse abbiamo sbagliato tutto.

Sono troppi, questo non può essere il paradiso.

Questo pensiero vi confesso che mi angoscia. Mi immagino se fosse mia nonna quella..mi immagino cosa possono passare tutte quelle persone che perdono il lavoro e sono troppo anziane per trovarne un altro. Che succede se sono sole?

San Diego mi faceva vedere ogni giorno tutto questo e io stavo troppo male per far finta di nulla.

Un'altra considerazione riguarda proprio il clima, che ripeto, è sicuramente invidiabile ma..forse perchè ho vissuto alle Canarie, la verità è che, sebbene sono sicura che sia tra i climi migliori degli Stati Uniti quello che accede è questo:

opzione 1: grigio cupo fino alle 12 del mattino, aria da fine del mondo (non freddo, ma mancanza totale di luce e cielo apocalittico

opzione 2: sole! Si brucia letteralmente nell'entroterra (e quando dico entroterra mi riferisco a pochi kilometri dal mare), pochissima ombra, si frigge in macchina e manca l'aria. Si cerca di avvicinarsi al mare e ..al mare tira un vento freddo oceanico che fa rizzare i peli sulle braccia!!

Direte voi, non sei mai contenta! Forse è vero, ma infatti ricordatevi del limbo..non ho detto che non mi piaccia..ma come si può dire che mi piaccia? La temperatura finale non è la media tra il bruciore dell'interno e il freddo dell'oceano, alla fine o bruci, o hai freddo.

Altra cosa per me importante è il mare. Bellissimo l'oceano, è magico, pieno di vita davvero! Camminando sulla spiaggia ho trovato una foca (morta) vabbeh, una tartaruga, pellicani, aironi, ho visto i delfini. Meraviglioso. Ma il mare hem..a parte che fa freddo e sono pochi i temerari (oltre ai surfisti) che si fanno il bagno per piacere, ma anche volendo, l'acqua non è certo limpida, ma soprattutto ci sono alghe gigantesche sia in lunghezza che come estensione di superficie marina che ricoprono (e in alcune zone tutto ciò puzza terribilmente).

Ok ok lo so, state pensando che mi lamento solo. In realtà vorrei davvero io stessa capire questa San Diego e uscire da questo insipido limbo.

Altra cosa...molte zone di San Diego sono davvero tristi, ad esempio c'è una zona che è solo hotel, una zona dove ci sono solo centinaia e centinaia di rivenditori d'auto e così via. In pratica esci di casa, prendi la macchina, vai al centro commerciale..

Non mancano anche i luoghi piacevoli naturalmente! Ci sono vari parchi e poi Coronado, La Jolla. Ci mancherebbe altro. Eppure, anche se sento che ancora mi mancano le parole, so che molti che vivono lì in fondo capisco quello che voglio dire, anche se naturalmente in genere ricevo risposte del tipo: a me sembra un buon posto per far crescere i figli, o cose simili...insomma considerazioni razionali, quelle che crea il cervello..ma l'animo profondo non viene mai fregato fino in fondo. Il cervello giustifica, analizza, rielabora. Il cuore sa.

E noi siamo abituati a vivere di cervello da molti secoli (ehhe si beh, magari non funziona sempre benissimo ma mi riferisco ad un attitidine "razionale").

Inoltre a San Diego ci sono moltissimi militari. Non che abbia assolutamente nulla in contrario, ma alla fine si ha la sensazione di essere in un luogo militarizzato. Si va in giro e si vedono i carri armati, ogni tanto qualche piccola bomba di esercitazione. In centro donne e uomini in stivali neri e tuta mimetica.

Direi che l'80% delle persone che ho conosciuto erano militari, mogli di militari, ex mogli di militari.

O predicatori. O appartenenti a qualche strana chiesa che hanno qui (ci sono tantissimi tipi di chiese e i fedele sono fedeli in modo bizzarro, almeno secondo i miei parametri..).

Io non voglio dire di avere qualcosa in contrario a tutto questo, ma alla fine è strano...Visitare la casa degli amici e vedere sempre la solita foto con la bandiera che sventola sullo sfondo.

Patriottismo certo! Non voglio dire nulla, voglio solo descrivervi, per quanto possibile, una sensazione.

Ho visto praticamente la stessa foto (chiaro cambiava il soggetto) in molte case che ho visitato. In qualche modo mi viene da dire: creepy... Ma non per la foto di per sè badate, per la serialità forse. Non saprei bene.

Altra cosa che non mi faceva mai rilassare era il muro con il Messico, di cui ho già parlato, ma la cui presenza e vicinanza è davvero ingombrante per chi non riesce a farsi solo gli affari suoi e pensare alla sua piccola villetta e al suo piccolo giardino (ci ho provato, ma i sei elicotteri che pattugliano il bordo mi distraevano dal sogno americano che stavo coltivando). E vedere che quasi tutti i messicani sono giardinieri, o badanti. O vivono in sorta di ghettos. Mi pare che i neri e gli asiatici (e indiani) siano riusciti ad integrarsi molto meglio (a San Diego almeno). Avranno mai un presidente di origine messicana? HEHEH io non credo, non a breve..

Forse questo post è diventato troppo lungo e nessuno lo leggerà. Inoltre ho sempre difficoltà a esprimere anche sensazioni un pò negative. Sembra che sia lecito solo dire il bello dei luoghi dove si vive, e al massimo fare considerazioni generali sulla politica, l'economia e lo standard di vita.

Rimando la presentazione di Santa Cruz al prossimo post! Non ve lo perdete, Santa Cruz è forse poco conosciuta, ma piuttosto sottovalutata direi.

Gruss Gott! E alla prossima, come si dice qui: Stay tuned!!!

Just some pictures

Di fronte alla NASA....
Io dopo il lavoro
wow!!! c'è pure la cascatella!
picci picci picci piiiii (blu)
my dodge van, I love it! 160.000miglia..
Risveglio (sleeping in the van)
Non sembra l'Australia?
Boschi
Ma che carinooouu!
Driving
Un angolo di paradiso a San Francisco
If you are going to San Francisco, be sure you wear some flowers in your hair..
Mi è semblato di vedele un celvo!
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19 set 2012

The green card lottery (Diversity Visa Program).

Come ho vinto la carta verde per gli Stati Uniti.

Un post su facebook avvisava dell'imminenete apertura della nuova lotteria per la green card: link al sito ufficiale green card lottery.


Colgo l'occasione per dare alcune informazioni a tutti gli aspiranti 'green cardini' all'ascolto, forse il fatto che io l'abbia vinta può aiutare a ricevere informazioni più dirette.
 
La lotterie è gratuita e più semplice di quello che potrebbe sembrare. Non fatevi spaventare! Provateci in ogni caso! Quando sono andata all'intervista ho conosciuto gli altri vincitori e, credetemi, erano di ogni origine e tipo, con laurea, senza laurea, con 10 figli, single..in un caso addirittura li ho aiutati a compilare il modulo perchè non capivano assolutamente nulla d'inglese. Un pò come per i lavori...quello che sembra complicato, restrittivo e difficile poi nella realtà si rivela non poi così impossibile..umano, troppo umano (forse per questo nel business si usano i termini inglesi, così qualsiasi lavoro sembra cool e altisonante..).

Comunque, il mio primo consiglio è: compilate il modulo no matter what, tanto è gratis, non siate voi i primi a limitarvi perchè vi sembra che non abbiate i requisiti. Non pagate un centesimo a nessuno, non avete bisogno di avvocati, traduttori nè altro. Se non sapete l'inglese basta un amico, se avete dei documenti in italiano da tradurre in alcuni casi serve traduzione, ma non certificata. Più che altro vi serviranno molti documenti in generale (carichi pendenti, fedina penale etc). Se avete vissuto solo in un paese tanto meglio, se invece siete viaggiatori come me, sono un pò di dolori perchè dovete contattare tutti i paesi e farvi inviare i documenti, ma nulla di così difficile. L'Australia lo fa in automatico online dopo aver ricevuto un certo pagamento, la Spagna anche e costa anche meno, ma difficilmente andrà tutto liscio..la Germania vi invierà tutto in pochi giorni già in inglese..in Italia...auguri: dovrete fare file kilometriche con migliaia di immigrati che cercano disperatamente di fare un documento e si svegliano alle 4 per fare la fila, ma insomma si fa anche quello.

Ogni membro della famiglia (marito-moglie-figli sotto i 21) possono compilare un modulo individuale, e se uno qualsiasi dei membri vince, allora vincono tutti (non si applica a fratelli, zii e genitori se si è adulti).

Una volta inviato il tutto, in pratica si aspetta. Anzi, il mio consiglio è dimenticare completamente, così non state con l'ansia o l'amarezza! Sparaflashatevi come in Man in Black e continuate tranquillamenten la vostra vita.

Qualche tempo dopo, non so dirvi esattamente quanto, dipende da quando inviate e quando avviene l'estrazione (trovate comunque tutte le date sul link ufficiale), se avete vinto (se e solo se), riceverete una busta dal Kentucky Consular Center. In questa busta ci saranno tutte le istruzioni del caso, anche qui nulla di difficile, qualche modulo da compilare, foto tessere da preparare e istruzioni sulla preparazione del colloquio, che dovrebbe svolgersi a Napoli.

La data può essere cambiata, io ho rimandato 4 volte l'appuntamento cause organizzative: nessun problema. Sempre nella busta vi verrà indicata la data limite entro la quale dovete andare a Napoli al consolato Americano.

Quando siete pronti andate e cosa vi aspetta? Io ero un pò terrorizzata, perchè c'è un pò di terrorismo psicologico in generale sia sugli Stati Uniti che, in generale, verso chiunque cerchi di prendere una nuova strada (è impossibile, non c'e' lavoro, stiamo male anche qui, che vieni a fare, vedrai che ti succede, stai attenta che..blabalbalb-mi riferisco a tutti i paesi e non solo gli Stati Uniti). In realtà come sempre, nulla di tutto ciò! Più che un colloquio, un semplice 'disbrigo pratiche', al massimo il console (simpaticissimo) vi farà una o due domande. La mia è stata: allora dove andrai? Fine..

Questo è stato il mio famigerato colloquio..inoltre avevo sbagliato la data di nascita...nel senso che negli Stati Uniti scrivono prima il mese e poi il giorno e non lo sapevo. Mi sono preoccupata moltissimo, oddio ho scritto male la data di nascita sui documenti americani!! Nooooo, ho perso la mia occasione! nooooooooo disdetta disdetta tremenda disdetta!!!

Ebbene no, la signorina, gentilissima, ha strappato il foglio e me ne ha fatto scrivere un altro. Fine! (A napoli arrivano i fogli che avete mandato in Kentucky, quindi hanno semplicemente sostituito il vecchio foglio con il nuovo).

Una cosa da far presente è che dovrete pagare al consolato! Ogni rilascio di carta (che inizialmente è solo un visto sul passaporto) vi costerà sui 500 euro, ma non ricordo benissimo la cifra, controllate!

Ricordate di portare le foto. Il giorno prima dovrete anche andare a farvi il prelievo del sangue, vi daranno l'indirizzo e tutto. Andate, fate il prelievo, poi vi fanno una visita generale (è una clinica privata napoletana un pò fuori mano..) e aspettate, poi aspettate, poi aspettate..


aspettate..

aspettate...ronnzzzzzzzz..zzzzzz....zzzzzzzzzzz

Ad un certo punto vi daranno finalmente una busta, che in linea teorica non dovreste aprire! E non fatelo! Io l'ho fatto e uff alla fine mi mancava un foglio all'arrivo in aereoporto a New York e la cosa mi è costata un paio d'ore, sono entrata lo stesso, ma insomma risparmiatevelo!!

Fatto tutto ciò se non vi drogate troppo e non avete un tatuaggio di Bin Laden sulla fronte, siete pronti per partire (dovrete ritirare il passaporto con il visto in un negozietto vicino al consolato, una specie di DHL, non mi ricordo il nome, comunque ve lo dicono al consolato). Ritirate il passaporto e via!

Siete pronti! Avete un certo lasso di tempo limite, se non mi sbaglio io avevo un anno? Non mi ricordo, comunque insomma un pò di mesi di tempo li avete ancora, ma dovete partire entro al data limite indicata.

Al primo atterraggio andate nella fila U.S citizens and permanent residents. L'ufficiale prende il vostro faldone, lo shakera, congratulations! there's a party! Born in the USAAAAAAAAAAA...e poi passate :).

Siete in America!! 
La carta verde dura 10 anni, ma dopo 5 anni potete ottenere la cittadinanza se risiedete in modo continuativo negli States. Altrimenti potete uscire per un massimo di 12 mesi senza autorizzazione. Se volete star via di più dovete chiedere il re-entry permit (per stare via 2 anni) se ad esempio dovete finire di studiare o boh.
(quando avrete un indirizzo vi arriverà la carta definitiva, all'inizio potete indicare qualsiasi indirizzo, magari un amico o un vago conoscente, o uno sconosciuto italiano che vive lì e vi fornisce l'indirizzo perchè non è poi un favore così grande o difficile o compromettente!)

Ogni volta che state via più di sei mesi il conteggio per la cittadinanza si azzera.

Ogni volta che rientrate l'ufficiale vi chiederà a voce quanto tempo siete stati via e segnerà la vostra risposta sul passaporto.

Per altre domande chiamate la hot line 666-666-666 ehhe, just kiddin', se avete altre domande aggiungetele nei commenti.

That's all folks!

9 set 2012

Vanpooling, carpooling, carpool lane and xing!!

Vanpooling, carpooling, carpool lane and xing!!

 Confesso che il primo giorno che atterrai negli Stati Uniti e percorsi la Freeway (ero in macchina di due sconosciuti che avevo chiamato perchè cercavo casa appena atterrata e avevo visto il loro annuncio su un palo...era una mega casa in condivisione con 20 persone di ogni genere!!!), quando lessi Carpool sul cartello ai lati della strada, non avevo la minima idea di cosa potesse significare. E, lo confesso, all'inizio non mi era neppure chiaro cosa mai poteva essere questo Xing che ogni tanto compariva per terra...

Essì stavo ancora pensando in italiano probabilmente...
Bene, ora è passato un anno, e non solo so di cosa si tratta, ma da domani parte il mio gruppo di vanpooling!

Praticamente una delle 5 o 6 corsie della Hwy (Highway) è riservata esclusivamente a chi è in macchina con almeno un'altra persona o più. Quella corsia è la corsia carpool.
(Carpool lane, carpool lane...ogni volta che lo dico mi viene in mente la canzone purple rain!)

Ora a voi sembrerà un'inezia, invece è il paradiso! Quando la mattina andata a lavorare, vi accorgerete che l'America sarà anche un grande paese, almeno in estensione...ma spesso c'è una e una sola strada che vi porterà da un luogo ad un altro. E questa strada è percorsa da miliooooni di persone. Praticamente, agli orari giusti, sembra di essere sul raccordo anulare, anche se la strada ha 7 corsie per senso di marcia e ogni corsia è larga il doppio di quello a cui siamo abituati.


Il traffico è asfissiante e il sole brucia creando un effetto serra nel veicolo insopportabile. Mentre il 90% delle macchine avanza a passo d'uomo nella disperazione, lì nell'ultima corsia vedrete sfrecciare con la coda dell'occhio automobili. Ebbene si, nonostante il carpool lane, sono pochissime le persone che viaggiano in almeno due in auto per andare a lavoro! Una rarità!

Uno spreco anche...vedere macchinoni giganteschi, suv, ferrari, monster trucks e veicoli di ogni forgia, con dentro un solo omino o una sola donnina, lì piccoli piccoli nella loro gigante vettura. Traffico, benzina, inquinamento e stress al quadrato se considerate:

1_la portata delal auto americane in confronto a quelle italiane
2_il numero di abitanti che si spostano da un luogo all'altro
3_la scarsità effettiva di strade alternative

Insomma un superincubo.
Ed ecco lì la carpool lane, quella strada libera, dove il traffico scorre. La guarderete con invidia, anzi..penserete pure di farci una capatina, tanto chi se ne accorge. Non fosse che l'Hwy patrol c'è davvero! La polizia pattuglia le strade meglio di robocop! Difficle passare una giornata in giro senza incontrare almeno 5 o 6 macchine Hwy patrol o della polizia. Inoltre se ti fermano non ti fanno solo la multa, ti fanno una ramanzina morale e torni ad essere un bimbo alle scuole elementari che vuole andare solo a casa dalla mamma!!!!

Insomma questa carpool lane è il paradiso dei pendolari!
Carpooling significa quindi condividere l'auto per arrivare a lavoro, dividendo i costi e mettendoci meno tempo grazie al carpool lane.


Esistono parcheggi appositi per facilitare il carpooling così che ci si ritrovi tutti nello stesso posto dove è possibile lasciare la macchina e dove, in alcuni casi, partono gli autobus privati di chi si è organizzato (privatamente) per un servizio navetta di gruppo.

Ora io ho il mio amatissimo Dodge Ram Van, con 7 posticini che aspettano solo di accomodare sederini californiani e non , possibilmente paganti! E così mi sono iscitta a carpool world
http://www.carpoolworld.com/ e dopo poco ho trovato i match!

Vanpooling non è altro che condividere il van, la furgoneta, il furgoncino!

Devo forse solo spiegare Xing, anche se sospetto che molti già lo sapranno e io sono caduta dal pero come si dice! Cross-ing! Attraversamento pedonale! Mavvaaaaaaaff..hem, si in effetti ci sono arrivata da sola, ma la cosa non è stata poi così immediata..

Comunque domani passiamo a prendere Vassili, un bambino di 10 anni che parla russo e inglese, francese (va alla scuola francese) e sta studiando il tedesco...Quante mamme italiane avrebbero lasciato il loro picciriddu andare in macchina con degli sconosciuti?

Io dico che nemmeno la più all'avanguardia delle mamme italiane lo avrebbe fatto...
Speriamo che Vassili non sia una spia del KGB o simili, che un pò mi sembra, ho paura...

sigh, domani vi farò sapere se sono ancora viva..

Dasvidania folks!

3 set 2012

Nome del blog quiz

Trivial

Ma si capisce perchè il blog si chiama Green light over the bay oppure è troppo oscuro?
Secondo voi a che mi riferisco??


Casa a due passi dall'oceano (con procione)

HOME, SWEET SWEET HOME

Ebbene, da ieri, sabato 1 settembre: I am Home!
Ho deciso di fermarmi per un pò. I tre lavori, i soldi che scarseggiavano, i litigi tra barboni..il segreto desiderio di avere un bagno in qualsiasi momento..mi hanno convinta a fare una pausa.

Ho trovato una casetta vicino all'oceano, a pochi passi.











Ho il giardino! Non ho mai avuto il giardino..certo questo era lasciato allo stato selvaggio e oggi mi sono distrutta nel tentativo di potare tre alberi mostruosi e sradicare edera con tronco da 4 cm...Ma il risultato è spettacolare! Saranno 60 mq di giardino e probabilmente la propietaria nemmeno se n'era mai accorta sepolti com'erano nella giungla!

Se nessun insetto malefico mi ha punto in maniera letale e sopravvivo alla nottata, domani semino il prato! E poi faccio una zona orto, con le patate, i pomodori, le melanzane!

E quando tutto sarà bello e cresciuto..io sarò in volo, in bici, in auto o a cavallo per qualche altra destinazione.

Devo dire che mi sento proprio a casa...I like it here, mi piace molto di più di San Diego, la mia casetta è privata e non sono nè in una villetta a schiera condivisa, nè nel solito appartamento in un condominio (e sembra essere molto più stabile della baracca in Thailandia dove ci volò via il tetto, si lo so che avevo detto che avrei voluto vedere un temporale..lo siento)

L'unico inconveniente al momento sono i procioni. Questi simpatici animaletti che fanno un casino orribile e non ti lasciano dormire! La prima sera ho lasciato l'aspirapolvere fuori, credo lo abbiano usato per fare un concerto punk! Credo che questi simpatici animaletti debbano traslocare o andare in letargo. Così, con tutto lo spirito animalista del mondo, non si può andare lontano..

La casa non era ammobiliata, ma qui regalano cose di valore in grande quantità! Pubblicano online su craiglist: in questa via c'e' un tavolo! È del primo che lo prende! E roaaaaaaar di corsa a prenderlo! Penserete che saranno cosacce! Ma nooooo! Tavoli in marmo! Tavoli da ping pong! Tavole da surf! Piatti, bicchieri! Lampade, Piante! Perfino alberi! Il tutto spesso in condizioni di tutto rispetto!
In un solo giorno direi che la casa e`già quasi completa! Perfino tutto per la cucina!!! 

esempi di questo istante:

Free washing machine (santa cruz)


Date: 2012-09-03, 9:10PM PDT
Reply to: see below


On curb at interection of Windham and Harbor in Seabright.

Oggi poi uno si è ritrovato una supertelevisione fuori casa. leggete qui, ne ha scritto una poesia:
FREE 60" Sony Flatscreen Television! It's all yours! Read below...

Twas the night before last, a great day I had caught.
Everything seemed so calm, well at least I so thought.
As I crawled into bed, anxiously set on my dreams,
Little did I know of the surprise I'd soon see.

As I awoke to songbirds and warm summer rays,
I walked out to my driveway and stood in amaze.
Some knuckled headhead joker on a childhood dare
Left an oversized object in my driveway without care.

A slightly dusty, 60 inch, Sony flatscreen TV
Had been left as a "present". Could this possibly be?
Clearly used, but still working, what steps should I take?
Ah, yes, I know! A post on Criagslist I shall make!

So here I now sit, hastily typing away
With the hopes someone needs and will taketh away.
For FREE it is yours, and all will be forgiven
Just email or call, my address will be given.

Don't sit! Don't wait! Hurry now...make that call!
For this free television will be well worth your haul.
I need not be home, all you need is a truck
Just come by and grab it...I don't give a f*ck.




Se penso quanto è stato difficile in Italia o Spagna trovare cose...si si ti vendono le sedie usate, ma scassate e no, ai 10 euro non ci rinunciano! Gratis niente, nemmeno il ciarpame!

Mi sta prendendo la smania di avere tutto! Ogni giorno mettono una ventina di nuovi annunci e io voglio tutttooooo! Speriamo che, una volta arredata casa, questa malattia mi finisca rapidamente..


Cupertino

AGGIORNAMENTO LAVORO: Al momento lavoro a Cupertino, il lavoro di San Diego lo faccio la sera quando torno a casa o nel fine settimana. Il 9 comincio il terzo lavoro, con un'azienda di San Francisco. I conti non tornano, soprattutto il tempo. Vedremo, per ora me li tengo tutti finchè non si inceppa tutto il sistema..immagino piuttosto presto. Vorrei cercare di tenerli tutti per alcuni mesi, poi lascerei quello di Cupertino che è l'unico che mi costringe ad una location fisica prestabilita, anche se è quello meglio pagato. Come finirà?

2 set 2012

June gloom, summer fog and Indian Summer! (sul perchè evitare l'estate in California)

Il clima della California e un' estate che non ti aspetti


Perchè non andare in vacanza in California in estate.
Scrivo questo post per tutti gli italiani che hanno intenzione di farsi una vacanza in California. Ne ho visti e sentiti tantissimi in questo periodo.


 Considerando i soldi che probabilmente dovrete spendere per questa vacanza, è davvero un peccato farla nei mesi estivi. Prima di tutto: molta gente evita San Diego, magari atterra a Los Angeles per poi dirigersi verso San Francisco, Yosemite e via verso la Death Valley. Molto male...San Diego, come il resto della California, non ha nulla di storico o altamente artistico da proporre...Ma vale la pena passarci almeno un paio di giorni, soprattutto se avete deciso proprio di partire in estate, perchè probabilmente sarà l'unico posto sulla costa davvero abbastanza caldo. Una visita serale a Downtown e Gaslamp per scoprire come mai tutto nasce in California e poi viene copiato e diventa "cool" nel mondo (esperimenti audaci nello sport, nella cucina, nel tempo libero, abbigliamento etc). Una passeggiata a Pacific Beach e magari una surfata. Los Angeles è una città gigantesca e piatta, onestamente sconsiglierei di starci troppo. Se la Walk of fame è una delle sue attrazioni principali..figuratevi...una strade pure un pochino squallidina...Consiglio piuttosto di andare a Venice Beach, spiaggia enorme dove potrate giocare a basket, fare gli anelli, pedalare veicoli che probabilmente ancora non hanno nome, cimentavi con lo skate in pool gigantesche e spettacolari. Poi ci sono spesso concerti sulla spiaggia e vari eventi. No, andare a vedere la scritta Hollywood non è un'esperienza indimenticabile, piuttosto andare a vedere la città dall'alto all'osservatorio (Griffith). Uno dei percorsi più gettonati è il celebre Big Sur. Fare questa strada in estate è come essere in pianura padana in inverno. A stento vedrete la strada davanti a voi. Se vi fermate a guardare il panorama, sentirete le onde infrangersi sulle rocce, lì giù da qualche parte molto vicino, ma non vedrete assolutamente nulla! Sprecata questa occasione, per molti unica nella vita, magari andrete a vedere Morro Bay, e anche qui, della grande roccia, nessuna traccia. Potreste essere benissimo a Londra, visto il freddo e la nebbia. Too bad. Una delle vostre mete principali magari è San Francisco. Ebbene sì, San Francisco è gelida in estate, tira un vento che sembra Genova d'inverno! E sorpresa sorpresa, del famoso ponte, nemmeno l'ombra. Completamente avvolto in una nebbia spessa e grigia. Magari poi vi dirigerete a Yosemite, dove in estate non c'è molta acqua nelle meravigliose cascate e i turisti sono migliaia. La bellezza del silenzio assoluto e della solitudine con la natura, farsi il bagno ignudi nel lago senza preoccupazioni..Tutta questa Bellezza si perderà, e vi limiterete a guidare tra gli alberi, bestemmiare per un parcheggio, fare le solite foto aspettando il vosto turno pazientemente. Too bad. Se poi andate verso le Death Valley in estate, che dire: già il deserto ha un fascino talvolta discutibile, ma andarci quando si MUORE di caldo è proprio una tortura senza senso. Scrivo tutto ciò perchè mi dispiace. Vorrei che chi avesse solo un'occasione per visitare la California, cogliesse quella migliore. Scegliere il momento sbagliato rovina un bel pò l'esperienza, e poi si va a casa solo con questi ricordi. Durante il mese di aprile, o a settembre, il discorso cambia. Arriva l'estate anche a San Francisco ! Il sole splenderà e il cielo sarà azzurro (sfiga a parte). Portrete gustarvi il Big Sur, Monteray Bay e perfino il deserto (che fiorisce e ha una temperatura più abbordabile -la cosa migliore sarebbe visitarlo in inverno-). Molti meno turisti e prezzi di motel e cibo molto più bassi. Inoltre per biglietti, ingressi etc, vi consiglio di tenere sott'occhio craiglist. Molta gente regala biglietti per entrare a parchi, musei etc. Se avete le ferie solo a Giugno/Luglio/Agosto e non ci sono altre possibilità..andate in Norvegia, che in quel periodo è bellissima! In Estonia, Finlandia...andate in quei posti poco visitati che danno il meglio di sè in piena estate.

30 ago 2012

Vivere in un furgoncino e in un futuro a tre tempi

Si, sono sempre stata una zingara per vocazione. Le regole, le posizioni eleganti, gli indumenti scomodi, le ipocrisie della vita non fanno per me. Sono ruvida. Non so più se sono così per scelta filosofica o se sono solo estremamente pigra. La verità è che chi è occupato a vivere perde molta poesia, o almeno questa poesia si cristallizza, come i piccoli diamanti sotto tonnellate e tonnellate di pressione. Probabilmente se qualcuno dovesse mettersi a scavare i mei diamanti per vederli brillare, mi ucciderebbe, così come le miniere deturpano la terra. Come posso mitigare il mio sentimento di avversione per gli Stati Uniti? Faccio parte di quella parte della popolazione che, a priori, non sente di avere alcuna affinità con questa società. E anche a posteriori, ma so che i miei pregiudizi ormai offuscano qualsiasi possibilità di redenzione, sono troppo vecchia per lottare contro i miei pregiudizi. L'ho fatto per anni e al momento giusto, ora posso solo guardare i risultati, vederne i pregi e i difetti ed esser lieta di non sentire più il bisogno di cambiare o giudicare le cose. Quello che è va bene, basta solo rendersene conto, e ci vogliono anni e anni di fatica. Questa volta era tornata qui con l'idea di essere di passaggio. Che novità diranno i maligni! Monica e Stefania! Vi ho beccato! E anche tu Valentina! Si, sono sempre stata di passaggio per vocazione. Chi non lo è. Si tratta solo che la mia consapevolezza di questo stato è piuttosto costante. Se oggi sto per partire per un qualsiasi tipo di avventura, significa che gia' ho pensato e mi sono attivata per la successiva, che quindi è già un fatto compiuto anche se deve ancora arrivare, e sto cominciando a pensare, senza aver ancora pero' organizzato, quella dopo ancora. Vivo in tre tempi, e sono tutti nel futuro: futuro prossimo, futuro a medio termine ma già concretizzato/progettato, futuro da inventare. Comunque la si voglia mettere non sono mai lì, nè nello spazio, nè nel tempo. E così mi sento, chissà se c'e' qualcun altro nella mia non-dimensione. Sono sicura di si, ma le non-dimensioni non si toccano mai, o non si riconosco, o se lo fanno, la cosa rimane una constatazione amichevole priva di vantaggio. Dicevo...Ero tornata negli Stati Uniti con un'idea: andare a caso, non preoccuparmi di sistemarmi, non preoccuparmi di trovare casa, di trovare lavoro e sostentamento come al solito. Evitare tutta la parte in cui faccio finta che sto iniziando una nuova vita e voglio sistemarmi. Che palle questa maledetta parte. Volevo partire, con pochi soldi e nessuna speranza, perchè l'idea era di arrivare ad essere cosi' povera e affamata da dover tornare a casa con le pezze al culo. Volevo bruciare l'america, la mia possibilità in America, volevo bruciarla perchè non la volevo affatto. L'avvio è stato ottimo, pellegrinaggio infernale all'arrivo per non aver prenotato uno straccio di albergo con relativa paura di svenire per il sonno di notte nel bel mezzo della strada (avete mai avuto tanto sonno da sapere di non poter davvero farcela più a controllare il vostro corpo?). Acquisto di un Dodge Van Ram esattamente come sognato e programmato, usato chiaro!. Con assicurazione e tutto, via il budget conservato risparmiando pure sul cibo in un anno di lavoro. Grande soddisfazione, Tutto per il mio Dodge. E via andiamo, non so come sia fatta la California, non mi interessa guardare la guida, le attrazioni i consigli. Questa è terra e io la scopro, voglio sbagliare strada perche' tanto nessuna strada è giusta. Non mi interessa sapere cosa c'e' da vedere, perche' quello che vedrò per caso è tutto quello che c`è da vedere. E' lo spirito che fa l'esperienza, non il percorso. Alcuni amici perplessi ci hanno dato un po' di frutta, una coperta e dell'acqua. Dubito esista persona che sia mai partita con meno organizzazione e meno cose in generale. Anche i globetrotter hanno il loro buon vecchio zaino ninja. Io non ho niente, un pantalone, due vestiti. Lo spazzolino e il marsupio con i documenti. E ora ho una coperta :). Per un mese o poco più sono riuscita a proseguire nel mio intento. Ad un certo punto, quando non hai piu' soldi, quando hai davvero fame quasi tutto il giorno, quando vivere per strada non è poi cos'i sicuro, arriva la paura. Non la paura che ti succeda qualcosa, ma la paura di vedere che si, il tuo progetto sta funzionando indeed. Sarai presto obbligata a scappare con le pezze al culo. Ad un certo punto si arriva in una strana fase, quando da gioco cominci ad avere il sospetto di trovarti lì in quel punto dove devono essersi trovati molto barboni prima di diventare tali, quel momento di passaggio da "normale" a "helpless". Rispetto per tutti i barboni, per tutti i pazzi e vagabondi. Rispetto per la vita e le difficoltà che devono affrontare e per i dolori fisici o mentali che li hanno portati a non aver piu' scelta. Perche' in pratica, la cosa che si chiamamo libertà è la possibilita di scegliere. Una cosa che no, noi non abbiamo quasi mai, meno di quello che pensiamo. Qualcuno non si accorge nemmeno di avere a disposizione questa opzione, altri credono di averla solo perche' non conoscono nemmeno le altre opzioni, altri ancora non hanno scelta, nessuna. Rispetto perche' volere non è potere. Non per tutti. Il primo problema della vita nel Van è il bagno. Diventa una specie di ossessione, diventi cosciente di esattamente quante volte al giorno e ogni quanto tempo in media ti serve il bagno. Ma prima di imparare a gestire la cosa, ci sono ore di estrema sofferenza. Si perchè ancora non lo sai, prendi alla leggera, si andiamo qui andiamo li'...oh oh mi scappa..e ora? Li??? nooo che schifo??!! Essi' ebbene si', all'inizio si è schizzinosi e si pensa che sia meglio soffrire che abbassarsi a certe condizioni. Pian piano le cose cambiano, diventi piu' flessibile. Si questo si, ma questo no...e no! POi va bene tutto. Ad un certo punto, e in meno di un mese, sei davvero a tuo agio ovunque, indipendentemente se circondata da boschi, edifici, rifiuti radioattivi o se hai a disposizione un cesso d'oro. Va tutto bene, è tutto normale. Davvero. Una cosa vale l'altra. Al contempo ti organizzi, impari a conoscere i tuoi tempi e a sfruttare l'occasione quando si presenta e non quando ne senti il bisogno...se l'occasione e' ora coglila e basta, non importa se in quel momento ti serve. Poi incominci a conoscere l'ambiente, dove puoi trovare cosa e quali sono gli orari migliori. Vi sembrerà fantascienza, e mi auguro che per voi resti tale. Una vita che non è per tutti, ma la vita che sono contenta di aver fatto. Perche' a me piace! Mi piace tutto! Tranne la certezza di un lavoro fisso, per anni e anni, nello stesso luogo. 3 settimane di ferie. Magari ad agosto. Questo mi toglie il respiro! Non è un giudizio, è solo la mia angoscia più grande. Mi piace perchè ci sono cose che solo vivendole si possono capire. E a che serve capirle? Serve solo a sentirsi più vicini agli altri, a quegli estranei che ci sembrano lontani anni luce da noi. Capire serve a non aver certezze, a ricordarsi ogni volta, al di là delle frasi sagge da condividere su facebook, che quello che noi pensiamo di essere, pensiamo sia giusto, è solo un effetto casuale derivato dalla vita che abbiamo avuto (in molti casi, una e di un solo tipo) e da una serie di interpretazioni random basate su una quantità bassissima di informazioni essenziali. In pratica siamo futili casualità basate su una visione incredibilemnte ristretta di quasiasi argomento. Quando vivi mille vite e acquisisci un briciolo di nuova prospettiva, guadagni un motivo in più per non aver niente da dire tra gente piena di opinioni. Mi hanno chiamato da Apple, Cupertino. Sei disponibile domani? Domani? si! bene. 40 dollari all'ora, rimborso esagerato per la benzina. Lavora e torna a casa nel tuo van. C'è mai stata una riluttante vincitrice di green card che finisce a lavorare da Apple (e no, non sono una di quelle fan celebrolese con iPhone, Mac e cazzate simili che crede -anche in questo caso- di avere opinioni degne di essere pronunciate) e contemporaneamente e' homeless? Sono o non sono il primo uomo sulla luna? La storia è ancora più complicata perchè in realta', senza casa, senza internet e senza cibo, io ho ben 3 lavori. Spiegarvelo sarebbe difficilissimo, viene difficile anche a me solo pensarlo. Sorprendente che poi in tutto questo abbia sempre così incredibilmente pochi soldi. I am brave, I am from nowhere, going nowhere. And I am ok with it. Sonno.

27 lug 2012

San Diego adieu

Sun Diego


Città di confine, a pochi passi dalla famigerata Tijuana.
La città è tutta un reticolo di quadrati perfetti (blocks). Downtown è quell'area che secondo il nostro immaginario comune dovrebbe essere la cosa più vicina al "centro". In realtà in gran parte è un area commerciale di grattacieli, tipo centro direzionale di Napoli per chi lo conosce o quelle aree moderne che sorgono in genere un pò fuori dalle città Europee e dove ci sono prevalentemente banche, uffici etc.
Inoltre in alcune zone di downtown ci sono davvero moltissimi homeless, alcuni innocui, altri meno. Qualcuno mezzo nudo, qualche sonnambula che vaga in pantofole, drogati consumati fino all'osso, vecchiette centenarie che dormono rannicchiate in un angolo della strada. Io non riesco a non dare un dollaro, ma sono davvero troppi, mi è un pò difficile accettare a cuor leggero un tipo di società che ne può produrre così tanti. Ho sempre un grottesco presagio di poterci finire anche io così. In fondo nella mia azienda hanno licenziato un intero team dalla mattina alla sera, no preavviso, no giusta causa, così recita il contratto da firmare.Tutto va bene finchè va bene, ma se va male, non c'e' preavviso, non ci sono ammortizzatori, e potresti rimanere inghiottito tra quelle che prima consideravi le tue spese base. Anyhow.

Il reticolo di Downtown San Diego include anche delle aree di vita notturna, pub, bar, ristoranti etc, soprattutto nel quartiere Gaslamp e anche a Little Italy, dove il "cuore" (ossia una strada sulla quale si affacciano bar, caffetterie e ristoranti italiani) è India street. Qualche volta c'è anche il mercatino, ma è ordinatissimo, pulitissimo e silenzioso, con frutta e verdura davvero perfetti..Non assomiglia al classico mercato della frutta italiano diciamo. Invece di urla colorite e fantasiose per venderti o' mellon e limun o altro ci sono gruppi che suonano elegantemente e con un acustica perfetta jazz in the street.

Little Italy

Gaslamp è un quartiere più di pub, bar e vita notturna. La sera passeggiano centinaia di ragazzi, muscolosi, tatuati, tirati, sullo skate, ragazze in superminigonna ascellare, magre o grasse indifferentemente, spesso con i capelli tinti verso il bianco e, quasi immancabilmente, almeno la sera, tacchi da trampoliere che gestiscono con la massima disinvoltura anche quando ubriachelle...In meno di 10 minuti vi capiterà anche, molto probabilmente, di vedere un auto rialzata con delle ruote da trattore e il corpo da miniauto. L'altro giorno ho visto l'immancabile auto rimbalzante, perdonate l'ignoranza, ma non so bene come si definisca..mentre l'auto cammina con musica a volume assordante, rimbalza sulle ruote che si alzano e si riabbassano. ma tanto tanto!
Effettivamente ammirare i "veicoli" che circolano in giro è sempre un intrattenimento..ruote gigantesche, colori sgargianti e improbabili, cerchi delle ruote che ruotano anche se la macchina è ferma, magari con dei neon colorati. Maggiolini con tubi di scarico giganteschi e scintillanti, mezzi anfibi (essì ho visto anche una specie di bus cingolato che entrava in acqua tipo barca. L'auto è molto importante. Ci sono meccanici in media ogni 100metri in tutta l'area, ma non solo. Ci sono quelli specializzati solo in ruote..ma non come i nostri gommisti...hanno ruote davvero di tutte le taglie e di tutti i tipi! Oltre ogni possible immaginazione. Quelli specializzati solo in cerchioni, cerchioni verdi, rosa, blu, cromati, zebrati e chi più ne ha più ne metta.


Ci sono poi quartieri immensi che sembrano essere solo ricoperti da rivenditori d'auto, uno dopo l'altro, uno di fronte all'altro, con centinaia e centinaia di veicoli in parcheggi giganteschi. Oppure piccoli ma con le macchine incastrate meticolosamente per farne entrare il maggiori numero possibile senza concedere alcun inutile spreco di spazio.

La verità è che a San Diego senza macchina, non solo "non sei nessuno" (nel senso che è sicuramente uno status symbol e si nota)..ma non vai davvero da nessuna parte.


Le distanze sono gigantesche a piedi, quasi mai percorribili in mezzi pubblici. Ci sono i trolley e gli autobus  ma non arrivano davvero ovunque (ci sono immense zone solo residenziali e piuttosto isolate dai circuiti dei servizi pubblici) o comunque, devi cambiare molti mezzi e un percoso che in macchina può essere di 15 minuti, puo' trasformarsi in un incubo di un'ora o più. Una cosa bella di autobus e treni è che, come in Germania, i mezzi sono bike-friendly, ossia ci caricate facilmente e senza pagare la bicicletta, gli autobus hanno una specie di ringhiera davanti che si abbassa e ci infilate la bici dritta dritta. Questo anche perchè, appunto, talvolta solo per raggiungere la fermata ci vuole la bici, ma insomma, è tutta salute no?



Per tutti quelli che arrivano a SD e non sono particolarmente benestanti e vogliono avere la libertà di muoversi in un'area pensata principalmente per le auto e poi per gli esseri umani, consiglio Dirty cheap car rental http://www.dirtcheaprentacar.com/, è ancora facile da raggiungere (vicino ad old town, fermata del trolley e zona turistica e quindi relativamente ben servita e non lontana da downtown). Vi daranno una macchina scassatiella a vari livelli, ma pagherete pochissimo, sono gentili, vi danno anche il GPS (conviene appena arrivati perchè è un labirinto di highways che sembrano tutte non portare in nessun posto) e comunque siete assicurati e vi forniscono assistenza completa. Se la riportate prima del tempo pattutito vi ridanno anche i soldi indietro. Un mese può costare circa 250 dollari, ma dipende da quale macchina scegliete, che area volete raggiungere (in alcuni casi non potete lasciare San Diego) e per quanto tempo la prendete (una settimana costa al giorno naturalmente più che 3 mesi d'affitto).

Dubito servano info su come prendere la patente californiana giacchè la maggior parte degli italiani viene in vacanza o per studio-lavoro ma temporaneo, quindi magari non serve, se servisse fatemi sapere che farò un blog apposta.
 
Le spiagge di San Diego sono sicuramente tutte bellissime, lunghe, larghe e salvagge.
 Vi può facilmente capitare di vedere i delfini saltare fuori dall'acqua, magari soprattutto dove non c'e' molta folla, ad Imperial beach (sud vicino al confine col Messico) per esempio, ma non solo. Frequenti sono anche le foche che nuotano tra i surfisti (e gli squali ma facciamo finta che non ci siano che preferisco) e che hanno la loro "tradizionale" casa a la Jolla.


La bellezza delel spiagge di San Diego è diversa da quella delle nostre spiagge, della Sardegna, Calabria, Puglia...L'acqua limpida è una rarità, soprattutto perchè ci sono le onde ed il mare è spesso agitato. Inoltre è un mare pieno di alghe, di alghe lunghissime e con una strana consistenza, sembrano quasi di plastica. Appena possibile vi carico una foto per chiarire. I banchi di alghe sono davvero estesi. A questo bisogna aggiungere la peculiarità del clima. Tutti vi diranno che è la terra del sole. Non che sia una bugia, ma ci sono delle precisazioni. Prima di tutto, il vento. Se siete nella parte interna, verso la Mesa o comunque non direttamente in spiaggia, ci sono giorni in cui letteralmente si frigge! Tra sole che picchia fortissimo, asfalto e auto vi verrà una gran voglia di un bel bagno! Vi dirigerete quindi verso Pacific Beach o Ocean Beach o dove più vi piace. Parcheggio. Bene. Scendete e ..brrr...avrete i brividini di freddo non appena la breeze dell'oceano vi raggiunge. Talvolta fa proprio freddino freddino, quando magari il cielo è coperto. Quando c'è il sole si sta abbastanza bene, ma l'aria più che rinfrescante è davvero freddina, quindi sentirete freddo e caldo contemporaneamente senza che le due sensazioni riescano a mitigarsi l'una con l'altra...rimangono separate e contemporanee. Difficilmente comuque avrete davvero ancora voglia di un bagno, sia per l'aqua che per la temperatura. Nonostante ciò è sicuramente uno spettacolo, soprattutto al tramonto, solo non è il mare come lo intendiamo noi mediterranei. Infatti abbondano le piscine mentre la gente che davvero si fa il bagno, esclusi i surfisti e i bambini, è piuttosto pochina.

La città è poi disseminata di zone militari e sono tantissimi i militari che incontrerete e relative famiglie. Non è raro vedere che si esercitano con i carri armati a pochi metri dalla città. Sembra di passare per Baghdad quando ci passi vicino, in tuta mimetica, in lunghe file di carri che quasi scompaiono nella polvere che alzano, ma se si fa un pò di zoom out, ecco che a pochi passi c'e' l'oceano di sfondo e perfino la sagoma dei grattacieli di downtown. E quello che stanno attraversando non è un lontano e impervio deserto, ma un burrone che porta al mare. Bizzarre scene. Hanno un grandissimo rispetto per i loro soldati, che hanno diritto a vari privilegi sugli affitti, l'acquisto di automobili e biglietti a eventi e concerti. Nei grandi supermercati non è raro trovare all'ingresso un cartellone con le foto dei soldati partiti, feriti o morti in una mega-bacheca posta subito all'ingresso: onoriamo i nostri eroi.

Ho avuto modo di "conoscere" in particolare la Marina, con le sue leggi e regolamenti paralleli, come un mondo a parte che vive di regole, circuiti, club e attività proprie.
Spesso queste famiglie si devono spostare molto spesso, perchè vengono inviati di anno in anno in nuove località. Per questo ho notato, dal punto di vista antropologico ;), che si crea come una nuova figura di donna casalinga, che magari prima ha sempre lavorato e goduto di grande indipendenza, ma che a causa dei continui spostamenti, non riesce mai ad integrarsi a livello lavorativo se non in canali privati, scambiando servizi all'interno della comunità militare e delle famiglie dei militari o cominciando a fare un figlio dopo l'altro.

Non che questo sia un bene o un male, solo una constatazione antropologica come dicevo.

Innegabilmente, oltre ai molti doveri e sacrifici che nemmeno immegino, essere un militare permette un certo numero di vantaggi, per esempio permette di studiare e di avere l'assistenza sanitaria assicurata. Cose che qui in America possono essere un miraggio per molte persone.

Per il resto che dire..oltre ai grattacieli di downtown, tutto il resto dei fabbricati sono di un piano a al massimo due. generalmente le strutture sono cubiche...un cubo è una pizzeria, il cubo successivo è un negozio, un cubo in mezzo ad un giardinetto è una casa. Ci sono zone più in dove invece le casette sono villine e dove le forme sono variabili e talvolta davvero bellissime.

In generale c'è una sorta di divisione in aree tematiche, la zona messicana, la zona dei rivenditori d'auto, la zona degli hotel, la zona dei centri commerciali.

Menzione a parte proprio i centri commerciali direi.
In pratica voi prendete la vostra freeway, prendete l'uscita che vi interessa ed entrate in una Plaza, ossia una gigantesco parcheggio attorno al quale ci sono giganteschi supermercati e negozi. Parcheggiate, entrate in un mega-cubo negozio, volete comprare tutto e fate del vostro meglio per farlo sul serio. Uscite, avete fame e passate al Burger King che vi aspetta proprio li'. Mangiate come maiali, riprendete la macchina, uscite dal megaparcheggio, prendete la freeway, alla vostra uscita girate e via verso la vostra cubo-casa. Qundo uscirete di nuovo da casa, sarà probabilmente per infilarvi nella vostra macchina, prendere la freeway e dirigervi verso il cubo-lavoro o la cubo-università. Sempre che non sia un weekend, e allora via di weekend warriors!

24 lug 2012

Il volo Roma-San Diego II la vendetta

El vuelo que nunca acaba


Bien. Eccomi qui. Questi pochi giorni sembrano essere durati anni e non c'è ancora stato un attimo di riposo.

Treno per Roma preso all'ultimo minuto, speso tantissimo e, per un attimo, stavo perfino per dare i miei pochi soldini a Italo! Il treno pvivato (con la v). Anni e anni di sofferenza estrema che solo un pendolare può conoscere segnano per sempre. Alla fine però il ricordo dei soprusi e la sofferenza non è bastata a convincermi a rivolgermi a Montezemolo. EH no neh.

Bien. Aria condizionata gelida, occhi infiammati, due ragazzi americani che hanno giocato ai videogames per tutto il viaggio tirando su col naso ogni circa 5 secondi per quasi 4 ore. Un bel presagio. Ad un certo punto sono corsa via verso le porte del treno...voglio scendere...aiuuuttto, ho freddo! questi ragazzini sniff sniff sniff eccchekaiserdamm....perchè io, alla fine, negli Stati Uniti, non ci voglio andareeeeeeeeee.

 Come è potuto succedere proprio a me? Un dio deve esistere per forza. Quest'arguta, sapiente e creativa opera della s-fottuna non può che essere opera divina, super-fortuna e super-fottGXYW*%$ allo stesso tempo.

Well, well. Chi si lamenta non munge la giumenta (is this good or bad? ehhehe) Come avrete intuito sono piuttosto confusa (e la mia creatività linguistica lascia a desiderare)

Torniamo a Roma (ladrona! la lega non perdona, meglio con-dividere i furti in aree differenziate, come la munnezza)

Arrivo a mezzanotte, giro per Roma di notte con degustazione di mozzarelle da premio nobel e pomodori ripieni fatti in casa, brindisi al parco e via verso l'aereoporto.

Bizzarro scoprire che l'aereoporto di Roma la notte ha tutte le porte chiuse tranne una. Sembra una specie di trappola per topi. Dormita per terra di rito. E solita domanda: ma perchè non mettono dei sedili comodi per i passeggeri?

Mi viene in mente che quando facevo design in quel di milano ci spiegarono come le panchine della stazione (prima del rinnovo) erano state studiate apposta per non permettere di stare seduti a lungo, ma solo appoggiati, erano tipo strette e molto bombate in fuori, le ricordate? quasi come sedensi su una grande sbarra. Così non ci dormivano i barboni....Nè si sedeva comodamente un'anziana o una qualsiasi persona stanca dopo 10 ore di viaggio, ritardi, gelo o asfissia da mancanza di ossigeno...Però almeno i barboni non si stendono. È sempre una questione di priorità. Bene. Fino a Roma confesso che non ci ho riflettuto più di tanto. Ricordo di aver sempre dormito a terra negli aereoporti, perfino a Singapore. Arrivata a Francoforte però..sedie...sedie...un paradiso di sedie e sedili...puliti, morbidi senza braccioli divisori! Avrei voluto dormire li' per almeno una settimana, ma il mio prossimo volo per Chicago partiva dopo 30 minuti. Così è la Germania, ha quello che desideri, ma per un motivo o per l'altro resta solo un'idea più che una reale soddisfazione ;).


Ho volato con Lufthansa, stranamente aria condizionata a livello perfetto, non fastidioso. Croissant al cioccolato meglio di qualsiasi altro riescano a fare in Spagna (ma è così difficile?). Però uno solo...e io se non ne mangio 3 non sento niente...ancora Germania che non dai piena soddisfazione...


Nota tecnica, se passate da Inghilterra o Germania etc prima di andare negli States non vi serve il bollo sul passaporto. Serve solo se dall'Italia lasciate l'Europa. In tutti gli altri paesi europei non esiste, quindi non lo controlleranno.

Il tedesco mi controlla il passaporto, intravede i miei capelli perchè al bancone non ci arrivo...devo saltare o mettermi in punta di piedi, e mi dice Arrrrrivedevci! Io gli rispondo in tedesco e cerco di fermarmi lì...tu tu piccolo tedeschino biondo, sei l'ultima mia frontiera in Europa, dopo di te c'è l'America! Fermami! Dimme che vuoi bbbene, offrimi una birra! Restiamo tutti allegramente in Europa, suvvia Germania paga i nostri debiti e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male, amen.

E invece niente, non mi chiedono nemmeno garanzie sul debito pubblico, mi dice ciao ciao e mi abbandona al mio destino.

Sweet home Chicago. Here I come.


Il volo è interminabile, cerco di dormire, mi raggomitolo, mi contorco, leggo "Considera l'aragosta", il libro che mi sono portata dietro e giungo rapidamente alla conclusione che non era il libro da portarsi dietro, considerate le circostanze e il mio attuale stato d'animo. No no no no no no.

Servono agli indiani davanti al mio posto della carne...ahi ahi ahi Lufthansa ahi ahi ahi. L'indiano con coraggiosa e infinita perseveranza rivendica i suoi diritti per circa 2 ore di viaggio, parla con 3 diverse hostess, tutte sorridenti e bellissime, anche se stagionatelle. Misunderstanding...yes Sir...What would you want us to do now? Yes Sir..yes sir.

Questa volta abbiamo avuto pochissima turbolenza grazie a Ganesha e tutti i santi immacolati di Positano, soprattutto nessun vuoto d'aria di 10 secondi come l'ultima volta, che ho strillato come al luna park..essì bisogna sfogà.


Tutto bene, bella panoramica dei dintorni di Chicago dall'alto (e passare dal Canada è stato uno spettacolo! si vedeva benissimo non eravamo molto alti, pozzanghere gigantesccccccccheeeeeeee, milioniiii).

Arriva il fatidico momento in cui tutti cominciano ad entrare in panico, anche senza motivo. Controllo HOMELAND SECURITY.Ripasso nella mente come mi chiamo, chi sono e perchè sono e pure le tabelline perchè non si sa mai che me le chiedano...

Entro nella fila U.S. citizens and residents yuuuppie. Arrivo. Saluto. No answer....metti le 4 dita della mano destra lì...eseguo.

metti il pollice. eseguo.
altra mano.
eseguo!

Da quanto sei fuori dagli Stati Uniti e perchè? Vedi che le tabelline un pò mi servivano..
PUM (stampa sul passaporto).

Vado? Posso andare?
Si si vai che mi blocchi la fila!

....Ma perchè mi fanno sempre paura? Alla fine sembra un impiegato postale. Fa veramente male riempirsi la testa di film e telefilm americani, non è da sottovalutare la loro influenza sulle nostre percezioni.
E io sono di quelle che di televisione ne vede in media 2 ore al mese.

Non finisce qui però, al second check point mi fermano, perchè quando mi chiedono che bagaglio ho e non ho che uno zainetto la cosa non li convince. Devo andare alla porta numero 2...


Il funzionario della porta numero due mi chiede la green card...fa zick zick zick nel computer, un computer piuttosto antico che non assomiglia agli schermi trasparenti touch screen di CSI e mi chiede se ho liquidi nella borsa. Io? nooo macchè. ok ciao, senza controllare niente, manco l'ha toccato il mio bagaglio! tzè!

Arrivata all'imbarco dell'aereo per San Diego mi rendo conto che siii, è da Roma che mi porto dietro l'acqua in borsa! ahhaha quando vuoi farlo non ti riesce, quando te lo dimentichi e fai 2 scali e 15 controlli, nessuno se ne accorge! Funny funny world. In compenso sono dovuta passare attraverso un scanner X-ray..e non hanno visto l'acqua. Avrei voluto chiedere la foto dello scanner come souvenir, ma non mi pareva il caso, erano tutti molto seri in verità, a New York erano più allegri...ridevano tutti di me che entravo senza documenti..ma ridevano allegramente! Quando ho ricevuto i documenti definitivi gli ho spedito una cartolina al dipartimento di New York. Magari mi torna utile un giorno un pò di empatia .)

Per i voli nazionali basta la patente per viaggiare. Fine dei passaporti, si gioca in casa.

Ultimo volo per San Diego! United Airlines, bevande e cibo a pagamento, nemmeno un bicchier d'acqua! Una cordialissima voce avverte che non è prevista alcuna bevanda o cibo gratuiti.
SIIIII che belllooo già respiro aria di libertà!

Questa volta l'aria condizionata mi procura un principio di congelamento, ma sfruttando le goccioline di condensa riesco ad abbeverarmi un pochino. Sempre sorridendo.

San Diego! Landed! (ore 7p.m)
E adesso? che facciamo?

Nel caso ci fosse qualche altro pazzo che arriva a San Diego completamente disorganizzato vi fornirò alcune notizie tecniche utili nel prossimo post.

Mi raccomando! It's fun! (Qui tutto è fun...look at those shoes! they are fun! Buy this car! It's fun! Having a dog is fun! Fun is fun! Enjoy the fun! e benvenuti a San Diego.

17 lug 2012

Lavoro chiama, Maria non vuole rispondere...

LAVORO, LAVORO LAVORO

Un piccolo post prima della partenza per raccontare cosa è successo ieri...
Ho ricevuto 3 offerte di lavoro, una a San Diego, una a San Francisco e una in North Carolina. In verità c'era un lavoro a Cupertino che mi aspettava.
E ad essere ancora più sincera, non avevo poi molta intenzione di lavorare almeno per un pò....

Che faccio adesso? argh

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