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IL MONDO È LA MIA CASA

Un blog per chi vuole cambiare vita e Paese una volta, o due, o tre...Per animi nomadi e per chi cerca sempre un Altrove.
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14 ott 2012

City College e corsi d'inglese ESL

Imparare le lingue senza spendere migliaia di euro: City College e corsi di inglese ESL


Come in Spagna esiste la Escuela Oficial de Idiomas (EOI), in Germania la Volkshochschule anche negli Stati Uniti è possibile frequentare corsi di lingua pagando poco o niente (in alcuni casi 30$ per sei mesi di corso, ma ogni City College ha le sue regole, tariffe e orari).


I corsi del City College sono tantissimi, in genere pensati per la popolazione locale, per insegnare un'abilità o un mestiere. Tra i vari corsi però quasi tutti i College (che ne sono tantissimi, in alcuni casi più di uno nella stessa città), offrono anche un corso ESL o ESOL, ossia corsi di inglese per stranieri. Generalmente questi corsi sono pensati per i nuovi immigrati, mogli o mariti di americani, figli di immigrati e vari casi simili, ma nulla vieta ad uno studente in visita per 3 mesi di iscriversi risparmiando così le MIGLIAIA DI EURO chieste da molte scuole private. Secondo mia diretta esperienza, almeno a San Diego (city), San Josè e San Francisco (e alla scuola per adulti di Santa Cruz) non chiedono documenti particolari (carta verde o visti vari). C'è praticamente sempre la possibilità di studiare l'inglese gratis a ben cercare, anche nei posti più piccoli (in genere organizzano gruppi di volontari in biblioteca o cose simili). In generale comunque, non essendo vere e proprie scuole di lingua private e dedite solo a questo, dovreste voi provvedere all'alloggio.

Come qualità i corsi sono ottimi, alla fine, per quel che può valere un attestato vs. il fatto che davvero impariate l'inglese, vi rilasciano un certificato. A San Diego city (ce ne sono 3 se non erro, di cui uno a La Mesa) i corsi sono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. I corsi però variano negli anni e nei semestri, per cui le informazioni che posso darvi sono soggette a continui cambiamenti. Inoltre le date di iscrizione sono fisse, non potete in genere aggiungervi al corso una volta iniziato, quindi controllate i periodi di iscrizione.
Ad ogni modo spesso gli studenti "si perdono per strada", per lavoro o altri impegni (visto che comunque i corsi durano svariati mesi), quindi si liberano posti e in molti casi accettano nuovi studenti.


Questi sono solo alcuni esempi, quasi tutti i College, anche privati, offrono corsi di inglese, se siete residenti, a costo praticamente nullo e con una qualità davvero alta (ad esempio De Anza college a Cupertino, costa di più, sempre nell'odine delle poche centinaia di dollari, ma è un corso completo e super-tecnologico), se non lo siete, in molti casi non vi richiedono documentazione di alcun genere. Consiglio di fare delle ricerche con google usando come parole chiave City College, adult education, ESL, ESOL, english as second language. Le possibilità sono numerose, sia per tipologia che per luogo e tipo di offerta, quindi a ognuno la sua ricerca personalizzata per approfondire.

All the best.

ps. A seconda della scuola in particolare, i corsi e la struttura possono essere più o meno "all'avanguardia". In molti casi comunque le scuole fanno invidia ai nostri migliori istituti. Quando anche non è così..Se il professore è bravo e appassionato, se vi fa parlare, ascoltare, leggere, scrivere, non è che servono i tavoli d'oro o gli iPad tecnologici per farvi migliorare una lingua. Nella maggior parte dei casi è solo la passione che fa la differenza. 

20 set 2012

Santa Cruz vs. San Diego

Sempre di Santi si parla..

Quando non conoscevo minimamente gli Stati Uniti e non avevo la minima idea di dove andare dopo aver vinto la green card, scelsi San Diego.

San Diego ha il sole, San Diego ha il mare. Uno dei migliori climi degli Stati Uniti! Surf! Una città grande ma non troppo. Mi sembrava la scelta perfetta. Poi volevo stare vicino al Messico, che mi sembrava tanto più familiare e confortevole.

Eppure San Diego, la città di cui tutti parlano bene, non mi ha certo deluso! Però mi ha lasciato un pò perplessa. Un senso di vuoto direi, l'impossibilità di dire che non mi piace e al contempo l'impossibilit'a di dire che mi piace. Una sorta di limbo senza uscita.

Prima di partire ho contattato varie persone, ho letto blog, mi sono informata, e TUTTI erano incredibilmente entusiasti di San Diego. Non posso dire che l'entusiasmo non mi abbia contagiato!

Eppure eppure...

Prima vorrei elencarvi le cose belle e piacevoli di San Diego, perchè per me il bicchiere è sempre mezzo pieno! E se è vuoto è perchè ho già bevuto e non ho più sete, grazie ;)

Come già detto San Diego ha generalmente un buon clima, che sicuramente fa invidia a quasi tutto il resto degli Stati Uniti. E questo è un tema che mi è caro, poichè una delle cose che ho imparato nel mio peregrinare, è che si pò parlar tanto, di lavoro, stato sociale, politica etc e sono tutti argomenti legittimi e anche di più, ma alla base della piramide dei bisogni per me c'è il sole. La luce.

Nemmeno se avessi un lavoro meraviglioso, pagato 200dollari all'ora, nemmeno se avessi tutto quello che potrei desiderare, Io, me medesima di me stessa meco mi vergogno...non sarei mai felice in Inghilterra, in Germania, A New York e in tutte quelle centinaia e centinaia di città grigie, buie, tetre, piovose, oscure, ghiacciate.

Le ho provate, le ho anche amate. Ma non è lì la mia felicità. Io ho bisogno di luce, di calore e di mare.
Poi si può passo passo aggiungere mattonicini.

Sembrerà una banalità, eppure per me non lo è più, per me è un'idea di serenità che nessuna sicurezza economica o emotiva potrebbe mai darmi allo stesso modo. Fissando il mare, nella natura, al caldo, lo sguardo che contempla l'orizzonte trova la pace e il cervello si spegne e non cerca più giustificazioni, non fa considerazioni, non pensa al prima e al poi. This must be the place then...


Come ho raccontato nel primo post di questo blog, suggerisco a tutti di passare qualche giorno in questa città, ha dei luoghi incantevoli. Non mi era mai capitato ad esempio di vedere tre delfini saltare all'improvviso fuori dall'acqua vicino vicino alla riva! Liberi! Che meraviglia. Spiagge infinite e palme altissime.

In California poi si sta economicamente bene, si lavora senza essere umiliati o sfruttati, senza troppe ipocrisie, e si può vivere in una bella villetta, tranquilli con un piccolo giardino. Cose che in Italia magari ci sognavamo, il giardino? Forse se vai ad abitare in periferia?

Allora cosa c'è che non va?
Prima di tutto, la struttura stessa della città. È gigante, larghissima ma ripetitiva e noiosa, come se fosse un'enorme infinita periferia. È praticamente impossibile vivere senza macchina, a meno che non si viva a Downtown, o si lavori in casa..o non si lavori affatto! Oppure, come nel mio caso, bisogna adeguarsi ad ore ed ore sui mezzi pubblici per fare un percorso che in macchina sarebbe durato una ventina di minuti.

Poi le strade sono giganti, asfalto ovunque, Hwy a 6 corsie per senso di marcia che inglobano, tagliano, circondano la città. Non che in Italia non ci sia cemento ovunque..ma immaginatevi se le nostre autostrade fossero larghe il doppio e passassero tutto intorno alla città in maniera soffocante. Praticamente da ogni luogo in 3 minuti si può prendere l'autostrada, perchè l'autostrada è ovunque.

Poi ci sono le migliaia e migliaia di senza tetto. Mi rendo conto che ci sono cose di questo post che non riguardano solo San Diego nello specifico, ma molte città degli Stati Uniti, ma non posso che soffermarmi sull'esempio che conosco.

Onestamente non ho mai visto tanti senza tetto in vita mia. C'era una vecchietta che a avrà avuto 80 anni che la sera veniva a dormire vicino casa mia, tutta piegata su sè stessa. Mi veniva un colpo allo stomaco. Ci sono dei quartieri dove ce ne sono davvero centinaia e centinaia. Sembra uno di quei film futuristici e apocalittici, tipo Blade Runner, dove regna la miseria, la sporcizia e la follia (non avere nessuna speranza credo che porti inevitabilmente alla follia se non a peggio).

Ora, molta gente qui negli States dice che se la sono cercata, o che non è giusto che questa gente abbia una casa e venga manenuta con i soldi dei cittadini che lavorano. Non voglio fare nessun commento a tutto ciò, ho avuto modo di constatare cosa significhi "differenze culturali", parlando di argomenti come questo, il mondo militare e la libertà di portare armi. Come con il catalano per i catalani, ho capito che ci sono cose che non potrò mai capire, anche se studio la storia, anche se vivo in un luogo, anche se cerco di parlarne. Ognuno è fatto della cultura che ha respirato, e non ne esite una più giusta di un'altra e non tutto in verità si può capire, siamo limitati dalla nostra storia.

Però non posso che domandarmi...se siamo essere umani, e abbiamo una sola vita, come può definirsi riuscita una società o un mondo che ha tanti dei suoi esseri che soffrono direttamente o indirettamente per il sistema in cui vivono? Mi pare evidente che qualcosa non va. Che forse abbiamo sbagliato tutto.

Sono troppi, questo non può essere il paradiso.

Questo pensiero vi confesso che mi angoscia. Mi immagino se fosse mia nonna quella..mi immagino cosa possono passare tutte quelle persone che perdono il lavoro e sono troppo anziane per trovarne un altro. Che succede se sono sole?

San Diego mi faceva vedere ogni giorno tutto questo e io stavo troppo male per far finta di nulla.

Un'altra considerazione riguarda proprio il clima, che ripeto, è sicuramente invidiabile ma..forse perchè ho vissuto alle Canarie, la verità è che, sebbene sono sicura che sia tra i climi migliori degli Stati Uniti quello che accede è questo:

opzione 1: grigio cupo fino alle 12 del mattino, aria da fine del mondo (non freddo, ma mancanza totale di luce e cielo apocalittico

opzione 2: sole! Si brucia letteralmente nell'entroterra (e quando dico entroterra mi riferisco a pochi kilometri dal mare), pochissima ombra, si frigge in macchina e manca l'aria. Si cerca di avvicinarsi al mare e ..al mare tira un vento freddo oceanico che fa rizzare i peli sulle braccia!!

Direte voi, non sei mai contenta! Forse è vero, ma infatti ricordatevi del limbo..non ho detto che non mi piaccia..ma come si può dire che mi piaccia? La temperatura finale non è la media tra il bruciore dell'interno e il freddo dell'oceano, alla fine o bruci, o hai freddo.

Altra cosa per me importante è il mare. Bellissimo l'oceano, è magico, pieno di vita davvero! Camminando sulla spiaggia ho trovato una foca (morta) vabbeh, una tartaruga, pellicani, aironi, ho visto i delfini. Meraviglioso. Ma il mare hem..a parte che fa freddo e sono pochi i temerari (oltre ai surfisti) che si fanno il bagno per piacere, ma anche volendo, l'acqua non è certo limpida, ma soprattutto ci sono alghe gigantesche sia in lunghezza che come estensione di superficie marina che ricoprono (e in alcune zone tutto ciò puzza terribilmente).

Ok ok lo so, state pensando che mi lamento solo. In realtà vorrei davvero io stessa capire questa San Diego e uscire da questo insipido limbo.

Altra cosa...molte zone di San Diego sono davvero tristi, ad esempio c'è una zona che è solo hotel, una zona dove ci sono solo centinaia e centinaia di rivenditori d'auto e così via. In pratica esci di casa, prendi la macchina, vai al centro commerciale..

Non mancano anche i luoghi piacevoli naturalmente! Ci sono vari parchi e poi Coronado, La Jolla. Ci mancherebbe altro. Eppure, anche se sento che ancora mi mancano le parole, so che molti che vivono lì in fondo capisco quello che voglio dire, anche se naturalmente in genere ricevo risposte del tipo: a me sembra un buon posto per far crescere i figli, o cose simili...insomma considerazioni razionali, quelle che crea il cervello..ma l'animo profondo non viene mai fregato fino in fondo. Il cervello giustifica, analizza, rielabora. Il cuore sa.

E noi siamo abituati a vivere di cervello da molti secoli (ehhe si beh, magari non funziona sempre benissimo ma mi riferisco ad un attitidine "razionale").

Inoltre a San Diego ci sono moltissimi militari. Non che abbia assolutamente nulla in contrario, ma alla fine si ha la sensazione di essere in un luogo militarizzato. Si va in giro e si vedono i carri armati, ogni tanto qualche piccola bomba di esercitazione. In centro donne e uomini in stivali neri e tuta mimetica.

Direi che l'80% delle persone che ho conosciuto erano militari, mogli di militari, ex mogli di militari.

O predicatori. O appartenenti a qualche strana chiesa che hanno qui (ci sono tantissimi tipi di chiese e i fedele sono fedeli in modo bizzarro, almeno secondo i miei parametri..).

Io non voglio dire di avere qualcosa in contrario a tutto questo, ma alla fine è strano...Visitare la casa degli amici e vedere sempre la solita foto con la bandiera che sventola sullo sfondo.

Patriottismo certo! Non voglio dire nulla, voglio solo descrivervi, per quanto possibile, una sensazione.

Ho visto praticamente la stessa foto (chiaro cambiava il soggetto) in molte case che ho visitato. In qualche modo mi viene da dire: creepy... Ma non per la foto di per sè badate, per la serialità forse. Non saprei bene.

Altra cosa che non mi faceva mai rilassare era il muro con il Messico, di cui ho già parlato, ma la cui presenza e vicinanza è davvero ingombrante per chi non riesce a farsi solo gli affari suoi e pensare alla sua piccola villetta e al suo piccolo giardino (ci ho provato, ma i sei elicotteri che pattugliano il bordo mi distraevano dal sogno americano che stavo coltivando). E vedere che quasi tutti i messicani sono giardinieri, o badanti. O vivono in sorta di ghettos. Mi pare che i neri e gli asiatici (e indiani) siano riusciti ad integrarsi molto meglio (a San Diego almeno). Avranno mai un presidente di origine messicana? HEHEH io non credo, non a breve..

Forse questo post è diventato troppo lungo e nessuno lo leggerà. Inoltre ho sempre difficoltà a esprimere anche sensazioni un pò negative. Sembra che sia lecito solo dire il bello dei luoghi dove si vive, e al massimo fare considerazioni generali sulla politica, l'economia e lo standard di vita.

Rimando la presentazione di Santa Cruz al prossimo post! Non ve lo perdete, Santa Cruz è forse poco conosciuta, ma piuttosto sottovalutata direi.

Gruss Gott! E alla prossima, come si dice qui: Stay tuned!!!

27 lug 2012

San Diego adieu

Sun Diego


Città di confine, a pochi passi dalla famigerata Tijuana.
La città è tutta un reticolo di quadrati perfetti (blocks). Downtown è quell'area che secondo il nostro immaginario comune dovrebbe essere la cosa più vicina al "centro". In realtà in gran parte è un area commerciale di grattacieli, tipo centro direzionale di Napoli per chi lo conosce o quelle aree moderne che sorgono in genere un pò fuori dalle città Europee e dove ci sono prevalentemente banche, uffici etc.
Inoltre in alcune zone di downtown ci sono davvero moltissimi homeless, alcuni innocui, altri meno. Qualcuno mezzo nudo, qualche sonnambula che vaga in pantofole, drogati consumati fino all'osso, vecchiette centenarie che dormono rannicchiate in un angolo della strada. Io non riesco a non dare un dollaro, ma sono davvero troppi, mi è un pò difficile accettare a cuor leggero un tipo di società che ne può produrre così tanti. Ho sempre un grottesco presagio di poterci finire anche io così. In fondo nella mia azienda hanno licenziato un intero team dalla mattina alla sera, no preavviso, no giusta causa, così recita il contratto da firmare.Tutto va bene finchè va bene, ma se va male, non c'e' preavviso, non ci sono ammortizzatori, e potresti rimanere inghiottito tra quelle che prima consideravi le tue spese base. Anyhow.

Il reticolo di Downtown San Diego include anche delle aree di vita notturna, pub, bar, ristoranti etc, soprattutto nel quartiere Gaslamp e anche a Little Italy, dove il "cuore" (ossia una strada sulla quale si affacciano bar, caffetterie e ristoranti italiani) è India street. Qualche volta c'è anche il mercatino, ma è ordinatissimo, pulitissimo e silenzioso, con frutta e verdura davvero perfetti..Non assomiglia al classico mercato della frutta italiano diciamo. Invece di urla colorite e fantasiose per venderti o' mellon e limun o altro ci sono gruppi che suonano elegantemente e con un acustica perfetta jazz in the street.

Little Italy

Gaslamp è un quartiere più di pub, bar e vita notturna. La sera passeggiano centinaia di ragazzi, muscolosi, tatuati, tirati, sullo skate, ragazze in superminigonna ascellare, magre o grasse indifferentemente, spesso con i capelli tinti verso il bianco e, quasi immancabilmente, almeno la sera, tacchi da trampoliere che gestiscono con la massima disinvoltura anche quando ubriachelle...In meno di 10 minuti vi capiterà anche, molto probabilmente, di vedere un auto rialzata con delle ruote da trattore e il corpo da miniauto. L'altro giorno ho visto l'immancabile auto rimbalzante, perdonate l'ignoranza, ma non so bene come si definisca..mentre l'auto cammina con musica a volume assordante, rimbalza sulle ruote che si alzano e si riabbassano. ma tanto tanto!
Effettivamente ammirare i "veicoli" che circolano in giro è sempre un intrattenimento..ruote gigantesche, colori sgargianti e improbabili, cerchi delle ruote che ruotano anche se la macchina è ferma, magari con dei neon colorati. Maggiolini con tubi di scarico giganteschi e scintillanti, mezzi anfibi (essì ho visto anche una specie di bus cingolato che entrava in acqua tipo barca. L'auto è molto importante. Ci sono meccanici in media ogni 100metri in tutta l'area, ma non solo. Ci sono quelli specializzati solo in ruote..ma non come i nostri gommisti...hanno ruote davvero di tutte le taglie e di tutti i tipi! Oltre ogni possible immaginazione. Quelli specializzati solo in cerchioni, cerchioni verdi, rosa, blu, cromati, zebrati e chi più ne ha più ne metta.


Ci sono poi quartieri immensi che sembrano essere solo ricoperti da rivenditori d'auto, uno dopo l'altro, uno di fronte all'altro, con centinaia e centinaia di veicoli in parcheggi giganteschi. Oppure piccoli ma con le macchine incastrate meticolosamente per farne entrare il maggiori numero possibile senza concedere alcun inutile spreco di spazio.

La verità è che a San Diego senza macchina, non solo "non sei nessuno" (nel senso che è sicuramente uno status symbol e si nota)..ma non vai davvero da nessuna parte.


Le distanze sono gigantesche a piedi, quasi mai percorribili in mezzi pubblici. Ci sono i trolley e gli autobus  ma non arrivano davvero ovunque (ci sono immense zone solo residenziali e piuttosto isolate dai circuiti dei servizi pubblici) o comunque, devi cambiare molti mezzi e un percoso che in macchina può essere di 15 minuti, puo' trasformarsi in un incubo di un'ora o più. Una cosa bella di autobus e treni è che, come in Germania, i mezzi sono bike-friendly, ossia ci caricate facilmente e senza pagare la bicicletta, gli autobus hanno una specie di ringhiera davanti che si abbassa e ci infilate la bici dritta dritta. Questo anche perchè, appunto, talvolta solo per raggiungere la fermata ci vuole la bici, ma insomma, è tutta salute no?



Per tutti quelli che arrivano a SD e non sono particolarmente benestanti e vogliono avere la libertà di muoversi in un'area pensata principalmente per le auto e poi per gli esseri umani, consiglio Dirty cheap car rental http://www.dirtcheaprentacar.com/, è ancora facile da raggiungere (vicino ad old town, fermata del trolley e zona turistica e quindi relativamente ben servita e non lontana da downtown). Vi daranno una macchina scassatiella a vari livelli, ma pagherete pochissimo, sono gentili, vi danno anche il GPS (conviene appena arrivati perchè è un labirinto di highways che sembrano tutte non portare in nessun posto) e comunque siete assicurati e vi forniscono assistenza completa. Se la riportate prima del tempo pattutito vi ridanno anche i soldi indietro. Un mese può costare circa 250 dollari, ma dipende da quale macchina scegliete, che area volete raggiungere (in alcuni casi non potete lasciare San Diego) e per quanto tempo la prendete (una settimana costa al giorno naturalmente più che 3 mesi d'affitto).

Dubito servano info su come prendere la patente californiana giacchè la maggior parte degli italiani viene in vacanza o per studio-lavoro ma temporaneo, quindi magari non serve, se servisse fatemi sapere che farò un blog apposta.
 
Le spiagge di San Diego sono sicuramente tutte bellissime, lunghe, larghe e salvagge.
 Vi può facilmente capitare di vedere i delfini saltare fuori dall'acqua, magari soprattutto dove non c'e' molta folla, ad Imperial beach (sud vicino al confine col Messico) per esempio, ma non solo. Frequenti sono anche le foche che nuotano tra i surfisti (e gli squali ma facciamo finta che non ci siano che preferisco) e che hanno la loro "tradizionale" casa a la Jolla.


La bellezza delel spiagge di San Diego è diversa da quella delle nostre spiagge, della Sardegna, Calabria, Puglia...L'acqua limpida è una rarità, soprattutto perchè ci sono le onde ed il mare è spesso agitato. Inoltre è un mare pieno di alghe, di alghe lunghissime e con una strana consistenza, sembrano quasi di plastica. Appena possibile vi carico una foto per chiarire. I banchi di alghe sono davvero estesi. A questo bisogna aggiungere la peculiarità del clima. Tutti vi diranno che è la terra del sole. Non che sia una bugia, ma ci sono delle precisazioni. Prima di tutto, il vento. Se siete nella parte interna, verso la Mesa o comunque non direttamente in spiaggia, ci sono giorni in cui letteralmente si frigge! Tra sole che picchia fortissimo, asfalto e auto vi verrà una gran voglia di un bel bagno! Vi dirigerete quindi verso Pacific Beach o Ocean Beach o dove più vi piace. Parcheggio. Bene. Scendete e ..brrr...avrete i brividini di freddo non appena la breeze dell'oceano vi raggiunge. Talvolta fa proprio freddino freddino, quando magari il cielo è coperto. Quando c'è il sole si sta abbastanza bene, ma l'aria più che rinfrescante è davvero freddina, quindi sentirete freddo e caldo contemporaneamente senza che le due sensazioni riescano a mitigarsi l'una con l'altra...rimangono separate e contemporanee. Difficilmente comuque avrete davvero ancora voglia di un bagno, sia per l'aqua che per la temperatura. Nonostante ciò è sicuramente uno spettacolo, soprattutto al tramonto, solo non è il mare come lo intendiamo noi mediterranei. Infatti abbondano le piscine mentre la gente che davvero si fa il bagno, esclusi i surfisti e i bambini, è piuttosto pochina.

La città è poi disseminata di zone militari e sono tantissimi i militari che incontrerete e relative famiglie. Non è raro vedere che si esercitano con i carri armati a pochi metri dalla città. Sembra di passare per Baghdad quando ci passi vicino, in tuta mimetica, in lunghe file di carri che quasi scompaiono nella polvere che alzano, ma se si fa un pò di zoom out, ecco che a pochi passi c'e' l'oceano di sfondo e perfino la sagoma dei grattacieli di downtown. E quello che stanno attraversando non è un lontano e impervio deserto, ma un burrone che porta al mare. Bizzarre scene. Hanno un grandissimo rispetto per i loro soldati, che hanno diritto a vari privilegi sugli affitti, l'acquisto di automobili e biglietti a eventi e concerti. Nei grandi supermercati non è raro trovare all'ingresso un cartellone con le foto dei soldati partiti, feriti o morti in una mega-bacheca posta subito all'ingresso: onoriamo i nostri eroi.

Ho avuto modo di "conoscere" in particolare la Marina, con le sue leggi e regolamenti paralleli, come un mondo a parte che vive di regole, circuiti, club e attività proprie.
Spesso queste famiglie si devono spostare molto spesso, perchè vengono inviati di anno in anno in nuove località. Per questo ho notato, dal punto di vista antropologico ;), che si crea come una nuova figura di donna casalinga, che magari prima ha sempre lavorato e goduto di grande indipendenza, ma che a causa dei continui spostamenti, non riesce mai ad integrarsi a livello lavorativo se non in canali privati, scambiando servizi all'interno della comunità militare e delle famiglie dei militari o cominciando a fare un figlio dopo l'altro.

Non che questo sia un bene o un male, solo una constatazione antropologica come dicevo.

Innegabilmente, oltre ai molti doveri e sacrifici che nemmeno immegino, essere un militare permette un certo numero di vantaggi, per esempio permette di studiare e di avere l'assistenza sanitaria assicurata. Cose che qui in America possono essere un miraggio per molte persone.

Per il resto che dire..oltre ai grattacieli di downtown, tutto il resto dei fabbricati sono di un piano a al massimo due. generalmente le strutture sono cubiche...un cubo è una pizzeria, il cubo successivo è un negozio, un cubo in mezzo ad un giardinetto è una casa. Ci sono zone più in dove invece le casette sono villine e dove le forme sono variabili e talvolta davvero bellissime.

In generale c'è una sorta di divisione in aree tematiche, la zona messicana, la zona dei rivenditori d'auto, la zona degli hotel, la zona dei centri commerciali.

Menzione a parte proprio i centri commerciali direi.
In pratica voi prendete la vostra freeway, prendete l'uscita che vi interessa ed entrate in una Plaza, ossia una gigantesco parcheggio attorno al quale ci sono giganteschi supermercati e negozi. Parcheggiate, entrate in un mega-cubo negozio, volete comprare tutto e fate del vostro meglio per farlo sul serio. Uscite, avete fame e passate al Burger King che vi aspetta proprio li'. Mangiate come maiali, riprendete la macchina, uscite dal megaparcheggio, prendete la freeway, alla vostra uscita girate e via verso la vostra cubo-casa. Qundo uscirete di nuovo da casa, sarà probabilmente per infilarvi nella vostra macchina, prendere la freeway e dirigervi verso il cubo-lavoro o la cubo-università. Sempre che non sia un weekend, e allora via di weekend warriors!

24 lug 2012

Il volo Roma-San Diego II la vendetta

El vuelo que nunca acaba


Bien. Eccomi qui. Questi pochi giorni sembrano essere durati anni e non c'è ancora stato un attimo di riposo.

Treno per Roma preso all'ultimo minuto, speso tantissimo e, per un attimo, stavo perfino per dare i miei pochi soldini a Italo! Il treno pvivato (con la v). Anni e anni di sofferenza estrema che solo un pendolare può conoscere segnano per sempre. Alla fine però il ricordo dei soprusi e la sofferenza non è bastata a convincermi a rivolgermi a Montezemolo. EH no neh.

Bien. Aria condizionata gelida, occhi infiammati, due ragazzi americani che hanno giocato ai videogames per tutto il viaggio tirando su col naso ogni circa 5 secondi per quasi 4 ore. Un bel presagio. Ad un certo punto sono corsa via verso le porte del treno...voglio scendere...aiuuuttto, ho freddo! questi ragazzini sniff sniff sniff eccchekaiserdamm....perchè io, alla fine, negli Stati Uniti, non ci voglio andareeeeeeeeee.

 Come è potuto succedere proprio a me? Un dio deve esistere per forza. Quest'arguta, sapiente e creativa opera della s-fottuna non può che essere opera divina, super-fortuna e super-fottGXYW*%$ allo stesso tempo.

Well, well. Chi si lamenta non munge la giumenta (is this good or bad? ehhehe) Come avrete intuito sono piuttosto confusa (e la mia creatività linguistica lascia a desiderare)

Torniamo a Roma (ladrona! la lega non perdona, meglio con-dividere i furti in aree differenziate, come la munnezza)

Arrivo a mezzanotte, giro per Roma di notte con degustazione di mozzarelle da premio nobel e pomodori ripieni fatti in casa, brindisi al parco e via verso l'aereoporto.

Bizzarro scoprire che l'aereoporto di Roma la notte ha tutte le porte chiuse tranne una. Sembra una specie di trappola per topi. Dormita per terra di rito. E solita domanda: ma perchè non mettono dei sedili comodi per i passeggeri?

Mi viene in mente che quando facevo design in quel di milano ci spiegarono come le panchine della stazione (prima del rinnovo) erano state studiate apposta per non permettere di stare seduti a lungo, ma solo appoggiati, erano tipo strette e molto bombate in fuori, le ricordate? quasi come sedensi su una grande sbarra. Così non ci dormivano i barboni....Nè si sedeva comodamente un'anziana o una qualsiasi persona stanca dopo 10 ore di viaggio, ritardi, gelo o asfissia da mancanza di ossigeno...Però almeno i barboni non si stendono. È sempre una questione di priorità. Bene. Fino a Roma confesso che non ci ho riflettuto più di tanto. Ricordo di aver sempre dormito a terra negli aereoporti, perfino a Singapore. Arrivata a Francoforte però..sedie...sedie...un paradiso di sedie e sedili...puliti, morbidi senza braccioli divisori! Avrei voluto dormire li' per almeno una settimana, ma il mio prossimo volo per Chicago partiva dopo 30 minuti. Così è la Germania, ha quello che desideri, ma per un motivo o per l'altro resta solo un'idea più che una reale soddisfazione ;).


Ho volato con Lufthansa, stranamente aria condizionata a livello perfetto, non fastidioso. Croissant al cioccolato meglio di qualsiasi altro riescano a fare in Spagna (ma è così difficile?). Però uno solo...e io se non ne mangio 3 non sento niente...ancora Germania che non dai piena soddisfazione...


Nota tecnica, se passate da Inghilterra o Germania etc prima di andare negli States non vi serve il bollo sul passaporto. Serve solo se dall'Italia lasciate l'Europa. In tutti gli altri paesi europei non esiste, quindi non lo controlleranno.

Il tedesco mi controlla il passaporto, intravede i miei capelli perchè al bancone non ci arrivo...devo saltare o mettermi in punta di piedi, e mi dice Arrrrrivedevci! Io gli rispondo in tedesco e cerco di fermarmi lì...tu tu piccolo tedeschino biondo, sei l'ultima mia frontiera in Europa, dopo di te c'è l'America! Fermami! Dimme che vuoi bbbene, offrimi una birra! Restiamo tutti allegramente in Europa, suvvia Germania paga i nostri debiti e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male, amen.

E invece niente, non mi chiedono nemmeno garanzie sul debito pubblico, mi dice ciao ciao e mi abbandona al mio destino.

Sweet home Chicago. Here I come.


Il volo è interminabile, cerco di dormire, mi raggomitolo, mi contorco, leggo "Considera l'aragosta", il libro che mi sono portata dietro e giungo rapidamente alla conclusione che non era il libro da portarsi dietro, considerate le circostanze e il mio attuale stato d'animo. No no no no no no.

Servono agli indiani davanti al mio posto della carne...ahi ahi ahi Lufthansa ahi ahi ahi. L'indiano con coraggiosa e infinita perseveranza rivendica i suoi diritti per circa 2 ore di viaggio, parla con 3 diverse hostess, tutte sorridenti e bellissime, anche se stagionatelle. Misunderstanding...yes Sir...What would you want us to do now? Yes Sir..yes sir.

Questa volta abbiamo avuto pochissima turbolenza grazie a Ganesha e tutti i santi immacolati di Positano, soprattutto nessun vuoto d'aria di 10 secondi come l'ultima volta, che ho strillato come al luna park..essì bisogna sfogà.


Tutto bene, bella panoramica dei dintorni di Chicago dall'alto (e passare dal Canada è stato uno spettacolo! si vedeva benissimo non eravamo molto alti, pozzanghere gigantesccccccccheeeeeeee, milioniiii).

Arriva il fatidico momento in cui tutti cominciano ad entrare in panico, anche senza motivo. Controllo HOMELAND SECURITY.Ripasso nella mente come mi chiamo, chi sono e perchè sono e pure le tabelline perchè non si sa mai che me le chiedano...

Entro nella fila U.S. citizens and residents yuuuppie. Arrivo. Saluto. No answer....metti le 4 dita della mano destra lì...eseguo.

metti il pollice. eseguo.
altra mano.
eseguo!

Da quanto sei fuori dagli Stati Uniti e perchè? Vedi che le tabelline un pò mi servivano..
PUM (stampa sul passaporto).

Vado? Posso andare?
Si si vai che mi blocchi la fila!

....Ma perchè mi fanno sempre paura? Alla fine sembra un impiegato postale. Fa veramente male riempirsi la testa di film e telefilm americani, non è da sottovalutare la loro influenza sulle nostre percezioni.
E io sono di quelle che di televisione ne vede in media 2 ore al mese.

Non finisce qui però, al second check point mi fermano, perchè quando mi chiedono che bagaglio ho e non ho che uno zainetto la cosa non li convince. Devo andare alla porta numero 2...


Il funzionario della porta numero due mi chiede la green card...fa zick zick zick nel computer, un computer piuttosto antico che non assomiglia agli schermi trasparenti touch screen di CSI e mi chiede se ho liquidi nella borsa. Io? nooo macchè. ok ciao, senza controllare niente, manco l'ha toccato il mio bagaglio! tzè!

Arrivata all'imbarco dell'aereo per San Diego mi rendo conto che siii, è da Roma che mi porto dietro l'acqua in borsa! ahhaha quando vuoi farlo non ti riesce, quando te lo dimentichi e fai 2 scali e 15 controlli, nessuno se ne accorge! Funny funny world. In compenso sono dovuta passare attraverso un scanner X-ray..e non hanno visto l'acqua. Avrei voluto chiedere la foto dello scanner come souvenir, ma non mi pareva il caso, erano tutti molto seri in verità, a New York erano più allegri...ridevano tutti di me che entravo senza documenti..ma ridevano allegramente! Quando ho ricevuto i documenti definitivi gli ho spedito una cartolina al dipartimento di New York. Magari mi torna utile un giorno un pò di empatia .)

Per i voli nazionali basta la patente per viaggiare. Fine dei passaporti, si gioca in casa.

Ultimo volo per San Diego! United Airlines, bevande e cibo a pagamento, nemmeno un bicchier d'acqua! Una cordialissima voce avverte che non è prevista alcuna bevanda o cibo gratuiti.
SIIIII che belllooo già respiro aria di libertà!

Questa volta l'aria condizionata mi procura un principio di congelamento, ma sfruttando le goccioline di condensa riesco ad abbeverarmi un pochino. Sempre sorridendo.

San Diego! Landed! (ore 7p.m)
E adesso? che facciamo?

Nel caso ci fosse qualche altro pazzo che arriva a San Diego completamente disorganizzato vi fornirò alcune notizie tecniche utili nel prossimo post.

Mi raccomando! It's fun! (Qui tutto è fun...look at those shoes! they are fun! Buy this car! It's fun! Having a dog is fun! Fun is fun! Enjoy the fun! e benvenuti a San Diego.

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