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IL MONDO È LA MIA CASA

Un blog per chi vuole cambiare vita e Paese una volta, o due, o tre...Per animi nomadi e per chi cerca sempre un Altrove.
Nomadi. Viaggiatori. Espatriati.
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22 ott 2012

La leggenda di Jack O'Lantern e l'origine di Halloween

Come sono arrivata a vivere negli Stati Uniti? Leggilo qui

Le origini di Halloween e Halloween nella San Francisco Bay

Halloween sta arrivando, e si nota. Sulle siepi iniziano a comparire regnatele giganti, nei giardini di casa svettano lugubri tombe. Ragni pelosi penzolano da ogni finestra e non mancano neppure in ufficio.

I campi ai lati della strada sono colmi di zucche, campi immensi di zucche di ogni forma e dimensione. Sculture spaventose, cappelli da strega, mostri.

Halloween San Francisco
Un vicino giocherellone (almeno spero)
Non siamo, o almeno non sono, molto abituata a festeggiare questa celebrazione.
Esattamente com'è nato Halloween?

Pare abbia origine da una leggenda irlandese, la leggenda di Jack O'Lantern. Jack era un ubriacone, antipatico e arcigno, sgorbutico, brutto e puzzolente?! (Peggio è meglio è).

Una sera Jack O'Lantern va al solito pub per farsi una Guinness? (O meglio 10) e incontra il Diavolo che aveva cominciato da poco il suo turno di lavoro, una nuova notte a caccia di anime!

Jack era un pò brillo ma sempre sveglio e furbo. "Stingy Jack" era probabilmente di origini genovesi, quindi era anche estremamente tirchio! Tenta e ritenta riesce a convincere il Diavolo a pagare per l'ultimo drink (una sorta di ultimo desiderio di un uomo in procinto di perdere l'anima). Il Diavolo lo accontenta e si trasforma in moneta per pagare le bevande.

14 ott 2012

City College e corsi d'inglese ESL

Imparare le lingue senza spendere migliaia di euro: City College e corsi di inglese ESL


Come in Spagna esiste la Escuela Oficial de Idiomas (EOI), in Germania la Volkshochschule anche negli Stati Uniti è possibile frequentare corsi di lingua pagando poco o niente (in alcuni casi 30$ per sei mesi di corso, ma ogni City College ha le sue regole, tariffe e orari).


I corsi del City College sono tantissimi, in genere pensati per la popolazione locale, per insegnare un'abilità o un mestiere. Tra i vari corsi però quasi tutti i College (che ne sono tantissimi, in alcuni casi più di uno nella stessa città), offrono anche un corso ESL o ESOL, ossia corsi di inglese per stranieri. Generalmente questi corsi sono pensati per i nuovi immigrati, mogli o mariti di americani, figli di immigrati e vari casi simili, ma nulla vieta ad uno studente in visita per 3 mesi di iscriversi risparmiando così le MIGLIAIA DI EURO chieste da molte scuole private. Secondo mia diretta esperienza, almeno a San Diego (city), San Josè e San Francisco (e alla scuola per adulti di Santa Cruz) non chiedono documenti particolari (carta verde o visti vari). C'è praticamente sempre la possibilità di studiare l'inglese gratis a ben cercare, anche nei posti più piccoli (in genere organizzano gruppi di volontari in biblioteca o cose simili). In generale comunque, non essendo vere e proprie scuole di lingua private e dedite solo a questo, dovreste voi provvedere all'alloggio.

Come qualità i corsi sono ottimi, alla fine, per quel che può valere un attestato vs. il fatto che davvero impariate l'inglese, vi rilasciano un certificato. A San Diego city (ce ne sono 3 se non erro, di cui uno a La Mesa) i corsi sono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. I corsi però variano negli anni e nei semestri, per cui le informazioni che posso darvi sono soggette a continui cambiamenti. Inoltre le date di iscrizione sono fisse, non potete in genere aggiungervi al corso una volta iniziato, quindi controllate i periodi di iscrizione.
Ad ogni modo spesso gli studenti "si perdono per strada", per lavoro o altri impegni (visto che comunque i corsi durano svariati mesi), quindi si liberano posti e in molti casi accettano nuovi studenti.


Questi sono solo alcuni esempi, quasi tutti i College, anche privati, offrono corsi di inglese, se siete residenti, a costo praticamente nullo e con una qualità davvero alta (ad esempio De Anza college a Cupertino, costa di più, sempre nell'odine delle poche centinaia di dollari, ma è un corso completo e super-tecnologico), se non lo siete, in molti casi non vi richiedono documentazione di alcun genere. Consiglio di fare delle ricerche con google usando come parole chiave City College, adult education, ESL, ESOL, english as second language. Le possibilità sono numerose, sia per tipologia che per luogo e tipo di offerta, quindi a ognuno la sua ricerca personalizzata per approfondire.

All the best.

ps. A seconda della scuola in particolare, i corsi e la struttura possono essere più o meno "all'avanguardia". In molti casi comunque le scuole fanno invidia ai nostri migliori istituti. Quando anche non è così..Se il professore è bravo e appassionato, se vi fa parlare, ascoltare, leggere, scrivere, non è che servono i tavoli d'oro o gli iPad tecnologici per farvi migliorare una lingua. Nella maggior parte dei casi è solo la passione che fa la differenza. 

4 ott 2012

Estate in ottobre & Jack il pirata

Oggi è un'altra giornata perfetta!
25 gradi, sole, niente vento gelido oceanico, onde giganti!

Alcune settimane fa c'è stata la grande svendita O'Neill, tavole, mute, ciabattine, scarpe, vestiti.

Non vi dico quanta gente! Addirittura c'è chi si è fatto un lungo viaggio per comprarsi la muta in saldo!
In effetti questi 'accessori' da surf non sono dei più economici, nuove possono arrivare a 500/600 dollari (per quelle da 4.5mm).

Sembrava una fiera di paese con tanto di polizia piuttosto che una semplice giornata di saldi.

Dovete sapere che qui, e probabilmente nel mondo, Jack O'Neill, o perlomeno O'Neill, è una vera e propria leggenda del surf! E il suo aspetto aiuta a diventare leggenda!



la casa di Jack a Santa Cruz

Inultile dire che qui ci sono migliaia di tavole di tutti i tipi e materiali, non avendo potuto portare qui Amira, la tavola fatta su commissione da uno shaper di Tenerife, abbiamo comprato Gi, tavola usata, in ottime condizioni per la modica cifra de vammoriammazzato! argh, i surfisti sono narcisisti, competitivi e snob! Proprio come i fantini! Viva gli sport di squadra da quattro soldi! E abbasso il bloody golf, che qui sembra essere lo Sport per eccellenza...mah. Pensare al prezzo della tavola e della muta mi ha fatto prender male ;), fortuna che c'erano i saldi...

ps. Per gli amanti del basket: ci sono campi da basket a 'grappolo' ogni paio di km, per non parlare di quelli da baseball! Sicuramente questo è il luogo adatto a chi ama far sport.
E tra pochi giorni si va alla World Cup SF!!!

20 set 2012

Santa Cruz vs. San Diego

Sempre di Santi si parla..

Quando non conoscevo minimamente gli Stati Uniti e non avevo la minima idea di dove andare dopo aver vinto la green card, scelsi San Diego.

San Diego ha il sole, San Diego ha il mare. Uno dei migliori climi degli Stati Uniti! Surf! Una città grande ma non troppo. Mi sembrava la scelta perfetta. Poi volevo stare vicino al Messico, che mi sembrava tanto più familiare e confortevole.

Eppure San Diego, la città di cui tutti parlano bene, non mi ha certo deluso! Però mi ha lasciato un pò perplessa. Un senso di vuoto direi, l'impossibilità di dire che non mi piace e al contempo l'impossibilit'a di dire che mi piace. Una sorta di limbo senza uscita.

Prima di partire ho contattato varie persone, ho letto blog, mi sono informata, e TUTTI erano incredibilmente entusiasti di San Diego. Non posso dire che l'entusiasmo non mi abbia contagiato!

Eppure eppure...

Prima vorrei elencarvi le cose belle e piacevoli di San Diego, perchè per me il bicchiere è sempre mezzo pieno! E se è vuoto è perchè ho già bevuto e non ho più sete, grazie ;)

Come già detto San Diego ha generalmente un buon clima, che sicuramente fa invidia a quasi tutto il resto degli Stati Uniti. E questo è un tema che mi è caro, poichè una delle cose che ho imparato nel mio peregrinare, è che si pò parlar tanto, di lavoro, stato sociale, politica etc e sono tutti argomenti legittimi e anche di più, ma alla base della piramide dei bisogni per me c'è il sole. La luce.

Nemmeno se avessi un lavoro meraviglioso, pagato 200dollari all'ora, nemmeno se avessi tutto quello che potrei desiderare, Io, me medesima di me stessa meco mi vergogno...non sarei mai felice in Inghilterra, in Germania, A New York e in tutte quelle centinaia e centinaia di città grigie, buie, tetre, piovose, oscure, ghiacciate.

Le ho provate, le ho anche amate. Ma non è lì la mia felicità. Io ho bisogno di luce, di calore e di mare.
Poi si può passo passo aggiungere mattonicini.

Sembrerà una banalità, eppure per me non lo è più, per me è un'idea di serenità che nessuna sicurezza economica o emotiva potrebbe mai darmi allo stesso modo. Fissando il mare, nella natura, al caldo, lo sguardo che contempla l'orizzonte trova la pace e il cervello si spegne e non cerca più giustificazioni, non fa considerazioni, non pensa al prima e al poi. This must be the place then...


Come ho raccontato nel primo post di questo blog, suggerisco a tutti di passare qualche giorno in questa città, ha dei luoghi incantevoli. Non mi era mai capitato ad esempio di vedere tre delfini saltare all'improvviso fuori dall'acqua vicino vicino alla riva! Liberi! Che meraviglia. Spiagge infinite e palme altissime.

In California poi si sta economicamente bene, si lavora senza essere umiliati o sfruttati, senza troppe ipocrisie, e si può vivere in una bella villetta, tranquilli con un piccolo giardino. Cose che in Italia magari ci sognavamo, il giardino? Forse se vai ad abitare in periferia?

Allora cosa c'è che non va?
Prima di tutto, la struttura stessa della città. È gigante, larghissima ma ripetitiva e noiosa, come se fosse un'enorme infinita periferia. È praticamente impossibile vivere senza macchina, a meno che non si viva a Downtown, o si lavori in casa..o non si lavori affatto! Oppure, come nel mio caso, bisogna adeguarsi ad ore ed ore sui mezzi pubblici per fare un percorso che in macchina sarebbe durato una ventina di minuti.

Poi le strade sono giganti, asfalto ovunque, Hwy a 6 corsie per senso di marcia che inglobano, tagliano, circondano la città. Non che in Italia non ci sia cemento ovunque..ma immaginatevi se le nostre autostrade fossero larghe il doppio e passassero tutto intorno alla città in maniera soffocante. Praticamente da ogni luogo in 3 minuti si può prendere l'autostrada, perchè l'autostrada è ovunque.

Poi ci sono le migliaia e migliaia di senza tetto. Mi rendo conto che ci sono cose di questo post che non riguardano solo San Diego nello specifico, ma molte città degli Stati Uniti, ma non posso che soffermarmi sull'esempio che conosco.

Onestamente non ho mai visto tanti senza tetto in vita mia. C'era una vecchietta che a avrà avuto 80 anni che la sera veniva a dormire vicino casa mia, tutta piegata su sè stessa. Mi veniva un colpo allo stomaco. Ci sono dei quartieri dove ce ne sono davvero centinaia e centinaia. Sembra uno di quei film futuristici e apocalittici, tipo Blade Runner, dove regna la miseria, la sporcizia e la follia (non avere nessuna speranza credo che porti inevitabilmente alla follia se non a peggio).

Ora, molta gente qui negli States dice che se la sono cercata, o che non è giusto che questa gente abbia una casa e venga manenuta con i soldi dei cittadini che lavorano. Non voglio fare nessun commento a tutto ciò, ho avuto modo di constatare cosa significhi "differenze culturali", parlando di argomenti come questo, il mondo militare e la libertà di portare armi. Come con il catalano per i catalani, ho capito che ci sono cose che non potrò mai capire, anche se studio la storia, anche se vivo in un luogo, anche se cerco di parlarne. Ognuno è fatto della cultura che ha respirato, e non ne esite una più giusta di un'altra e non tutto in verità si può capire, siamo limitati dalla nostra storia.

Però non posso che domandarmi...se siamo essere umani, e abbiamo una sola vita, come può definirsi riuscita una società o un mondo che ha tanti dei suoi esseri che soffrono direttamente o indirettamente per il sistema in cui vivono? Mi pare evidente che qualcosa non va. Che forse abbiamo sbagliato tutto.

Sono troppi, questo non può essere il paradiso.

Questo pensiero vi confesso che mi angoscia. Mi immagino se fosse mia nonna quella..mi immagino cosa possono passare tutte quelle persone che perdono il lavoro e sono troppo anziane per trovarne un altro. Che succede se sono sole?

San Diego mi faceva vedere ogni giorno tutto questo e io stavo troppo male per far finta di nulla.

Un'altra considerazione riguarda proprio il clima, che ripeto, è sicuramente invidiabile ma..forse perchè ho vissuto alle Canarie, la verità è che, sebbene sono sicura che sia tra i climi migliori degli Stati Uniti quello che accede è questo:

opzione 1: grigio cupo fino alle 12 del mattino, aria da fine del mondo (non freddo, ma mancanza totale di luce e cielo apocalittico

opzione 2: sole! Si brucia letteralmente nell'entroterra (e quando dico entroterra mi riferisco a pochi kilometri dal mare), pochissima ombra, si frigge in macchina e manca l'aria. Si cerca di avvicinarsi al mare e ..al mare tira un vento freddo oceanico che fa rizzare i peli sulle braccia!!

Direte voi, non sei mai contenta! Forse è vero, ma infatti ricordatevi del limbo..non ho detto che non mi piaccia..ma come si può dire che mi piaccia? La temperatura finale non è la media tra il bruciore dell'interno e il freddo dell'oceano, alla fine o bruci, o hai freddo.

Altra cosa per me importante è il mare. Bellissimo l'oceano, è magico, pieno di vita davvero! Camminando sulla spiaggia ho trovato una foca (morta) vabbeh, una tartaruga, pellicani, aironi, ho visto i delfini. Meraviglioso. Ma il mare hem..a parte che fa freddo e sono pochi i temerari (oltre ai surfisti) che si fanno il bagno per piacere, ma anche volendo, l'acqua non è certo limpida, ma soprattutto ci sono alghe gigantesche sia in lunghezza che come estensione di superficie marina che ricoprono (e in alcune zone tutto ciò puzza terribilmente).

Ok ok lo so, state pensando che mi lamento solo. In realtà vorrei davvero io stessa capire questa San Diego e uscire da questo insipido limbo.

Altra cosa...molte zone di San Diego sono davvero tristi, ad esempio c'è una zona che è solo hotel, una zona dove ci sono solo centinaia e centinaia di rivenditori d'auto e così via. In pratica esci di casa, prendi la macchina, vai al centro commerciale..

Non mancano anche i luoghi piacevoli naturalmente! Ci sono vari parchi e poi Coronado, La Jolla. Ci mancherebbe altro. Eppure, anche se sento che ancora mi mancano le parole, so che molti che vivono lì in fondo capisco quello che voglio dire, anche se naturalmente in genere ricevo risposte del tipo: a me sembra un buon posto per far crescere i figli, o cose simili...insomma considerazioni razionali, quelle che crea il cervello..ma l'animo profondo non viene mai fregato fino in fondo. Il cervello giustifica, analizza, rielabora. Il cuore sa.

E noi siamo abituati a vivere di cervello da molti secoli (ehhe si beh, magari non funziona sempre benissimo ma mi riferisco ad un attitidine "razionale").

Inoltre a San Diego ci sono moltissimi militari. Non che abbia assolutamente nulla in contrario, ma alla fine si ha la sensazione di essere in un luogo militarizzato. Si va in giro e si vedono i carri armati, ogni tanto qualche piccola bomba di esercitazione. In centro donne e uomini in stivali neri e tuta mimetica.

Direi che l'80% delle persone che ho conosciuto erano militari, mogli di militari, ex mogli di militari.

O predicatori. O appartenenti a qualche strana chiesa che hanno qui (ci sono tantissimi tipi di chiese e i fedele sono fedeli in modo bizzarro, almeno secondo i miei parametri..).

Io non voglio dire di avere qualcosa in contrario a tutto questo, ma alla fine è strano...Visitare la casa degli amici e vedere sempre la solita foto con la bandiera che sventola sullo sfondo.

Patriottismo certo! Non voglio dire nulla, voglio solo descrivervi, per quanto possibile, una sensazione.

Ho visto praticamente la stessa foto (chiaro cambiava il soggetto) in molte case che ho visitato. In qualche modo mi viene da dire: creepy... Ma non per la foto di per sè badate, per la serialità forse. Non saprei bene.

Altra cosa che non mi faceva mai rilassare era il muro con il Messico, di cui ho già parlato, ma la cui presenza e vicinanza è davvero ingombrante per chi non riesce a farsi solo gli affari suoi e pensare alla sua piccola villetta e al suo piccolo giardino (ci ho provato, ma i sei elicotteri che pattugliano il bordo mi distraevano dal sogno americano che stavo coltivando). E vedere che quasi tutti i messicani sono giardinieri, o badanti. O vivono in sorta di ghettos. Mi pare che i neri e gli asiatici (e indiani) siano riusciti ad integrarsi molto meglio (a San Diego almeno). Avranno mai un presidente di origine messicana? HEHEH io non credo, non a breve..

Forse questo post è diventato troppo lungo e nessuno lo leggerà. Inoltre ho sempre difficoltà a esprimere anche sensazioni un pò negative. Sembra che sia lecito solo dire il bello dei luoghi dove si vive, e al massimo fare considerazioni generali sulla politica, l'economia e lo standard di vita.

Rimando la presentazione di Santa Cruz al prossimo post! Non ve lo perdete, Santa Cruz è forse poco conosciuta, ma piuttosto sottovalutata direi.

Gruss Gott! E alla prossima, come si dice qui: Stay tuned!!!
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